EquitArte
Equita promuove lo sviluppo della comunità in cui opera. Il sostegno dell’arte è una parte integrante della crescita e del benessere dei membri di una comunità.
EquitArte è un progetto realizzato con Ponti X l’Arte, rivolto alla promozione di giovani artisti anche in contesti e formati innovativi. Equita ospita opere di pittori, fotografi e altri artisti nelle sue sale e corridoi, trasformando i propri uffici in una vera e propria galleria d’arte e consentendo ai propri clienti e dipendenti di ammirare queste opere e, se lo desiderano, acquistarle.
Per scoprire di più su Ponti X l’Arte visita il sito www.pontixlarte.eu.

Marco Moggio
EX-POSIZIONI URBANE

Its (seductive) “skin” is the light: which Moggio has masterfully captured in the sun-kissed heart of midday, in the golden shades of the sunset, until night finally sneaks in.
Stefano Bianchi
Borella - Facchinetti
IN FORMALE

The sculpture and the painting of Beppe Borella and Paolo Facchinetti. Form and Abstraction. When the parties' game becomes con-tact.
www.beppeborella.com
www.paolofacchinetti.com
Mc Enery
Smile!
December 2014 - May 2015

December 2014 - May 2015
The images by David McEnery. A humorous “mise-en-scène” made of images mixing “slapstick comedy” and tipically british “sense of humour”.
Fulvi, Manenti, Bortolami
"Urban Life"
March - November 2014

March - November 2014
3 contemporary artists. 3 different ways of seeing the city through sculpture, painting, photography.
www.annalisafulvi.carbonmade.com
www.federicamanentiphotographer.com
www.pontixarte.myblog.it/eleonora-bortolami
Gaetano Orazio
No Title
December 2013

December 2013
There is nature in the magmatic, gestural, shamanic painting technique of Gaetano Orazio. A nature that pulses full of life, breathing deeply, and then reduces its beauty to pure silence through paper and wood.
www.gaetano-orazio.it
Claudio Verganti - Fabrizio Carnelutti
"Caleidoscope"
May - September 2013

May - September 2013
You almost step inside the paintings by Claudio Verganti, informal artist capable of a great emotional impact. The effect, no doubt, "optical", triggers an active relationship between artwork and viewer in the works of Fabrizio Carnelutti.
www.claudioverganti.com
Leggi il testo critico
Renzo Nucara
"The Nucara Effect"
Nov 2012 - May 2013

Nov 2012 - May 2013
The works of Renzo Nucara are declined in a kaleidoscopic Big Bang of volcanoes, cyclones, mushroom clouds and animals that explode in an alchemy of transparency, metamorphosis, ebullitions.
www.renzonucara.com
www.crackingartgroup.com
Gaetano Fracassio
“Milano, 27 Steps”
Mar 2012 – Nov 2012

Mar 2012 – Nov 2012
Suspended silences and moments in the photographs that Gaetano Fracassio has reserved to Milan when the last century was setting and the new millennium was born.
www.fracassioarte.blogspot.it
Carla Volpati, Marco Moggio
"Like a Rolling Stone"
Oct 2011 – Feb 2012

Oct 2011 – Feb 2012
Mixed media and photography identify stones in the memory of time.
www.carlavolpati.eu
www.cybugs.net/marco
Cris Thellung
“Art Sceneries”
June 2011 - Oct 2011

June 2011 - Oct 2011
In the beatiful photographs by Cris Thellung, views and eyecatchers of the metropolitan realities interact and blend with the beauty of the masterpieces of art.
www.thellung.eu
FRANCESCO LASALANDRA
ATTRAVERSAMENTI
La pittura e la fotografia sono gli strumenti, esistenziali e psicologici, che Francesco Lasalandra utilizza con vigorosa passione per esprimere il proprio fare arte. Un’arte che rapportandosi con lo spazio e il tempo declina un attraversamento che oltrepassa ogni barriera senza porsi limiti né confini. Dipingendo il Pizzo Badile (la cima più conosciuta della Val Bregaglia) con uno stile Novecentista che ricorda il miglior Mario Sironi, l’artista milanese si concentra dal punto di vista cromatico, filosofico e spirituale sulla misteriosa terribilità di una montagna intesa come corpus geologico capace di sprigionare vita nei suoi perenni attraversamenti da una condizione all’altra. È invece il filo rosso (ma anche il vermiglio spot che focalizza l’attenzione su tematiche come l’indifferenza o il silenzio) a scandire i viaggi fotografici di Lasalandra che catturano figure senza identità impegnate ad attraversare la loro esistenza nel (vano?) tentativo di raggiungere una via di fuga dal loro anonimato.
Stefano Bianchi
Barbara Pellizzari
IMPRESSIONI

Un senso d’armonia, serenità, leggerezza, quiete. È quello che si percepisce guardando con curiosità e poi con ammirazione l’arte preziosa di Barbara Pellizzari.
Torinese, ha iniziato studiando conservazione dei dipinti a Firenze dove ha avuto modo di restaurare capolavori del Rinascimento italiano. Dotata di un gusto innato per la bellezza, l’ha arricchito con un eclettismo che è frutto dell’aver vissuto e abitato il mondo.
Con i suoi luminosi cromatismi, il Vietnam in particolare ha affinato la pittoricità e la manualità di Barbara consentendole di misurarsi con l’antichissima tecnica della laccatura. Ed è quindi con le sue monocromatiche lacche vietnamite (ciascuna di esse lungamente
lavorata con estrema delicatezza) che l’artista coglie la perfezione creativa amalgamando e facendo dialogare sui pannelli di masonite la resina, i pigmenti, le foglie di metallo, i gusci d’uovo, la pittura ad olio… Entrate con lo sguardo “dentro” queste opere d’arte.
Accarezzatele coi polpastrelli per scoprirne la tattilità. Sarà bello, infine, abbandonarsi alla spiritualità e alla meditazione.
Stefano Bianchi
JE 73
MODULAR
Talentuoso protagonista della Urban Art – lo stile artistico che attraverso i murales si confronta/relaziona con la “pelle” della città e con le sue contraddizioni – JE 73 racchiude nel proprio DNA il dinamismo delle geometrie variabili e la creatività delle architetture segniche. Traendo libera ispirazione dal Modulor dell’architetto svizzero Le Corbusier, elabora su tela, carta e legno il Modulo73: figura geometrica che non solo è la sintesi dei numeri 7 e 3 (intesi anche come riconoscibile “tag”) e delle lettere J e E, ma che “bypassa” i concetti di Graffitismo, Street Art e Muralismo per declinare un Lessico73 dalle composizioni pressochè infinite. Il risultato, nell’alfabetico sovrapporsi e intersecarsi dei vari elementi, vede il colore coesistere con la luce; il bianco ritagliarsi uno spazio tra le sfumature cromatiche tracciate con la bomboletta spray; la gocciolatura (“dripping”) riconnettersi all’improvviso con la pittura d’azione. E non sfuggono, all’indiscutibile abilità di JE 73, effetti visivi fatti di vuoti e pieni, altorilievi e bassorilievi, che non possono non ricordare l’arte Optical.
Stefano Bianchi
Fabio Savoldi
IL TEMPO E LA LUCE

Nel suo scandire con precisione, creatività e pazienza certosina il tempo e la luce, l'arte di Fabio Savoldi "diviene" concentrandosi sulla materia. Nella serie di opere concettuali intitolata "Il tempo cancella la durata di tutte le cose", l'artista lombardo seleziona fotografie tratte da giornali quotidiani per poi cancellarle superficialmente con una gomma consentendo fantasmaticamente all'immagine che c'è sotto trasparire. La rapida consunzione delle foto (che fa sbiadire al tempo stesso notizie, accadimenti, concetti, parole, informazioni) si sostituisce così alla più lenta azione temporale che a sua volta riemerge nei trucioli di gomma residui che contengono parte dell'immagine cancellata. Sviluppando quei concetti visuali in technicolor che sono invece simbolo e iconografia della Pop Art, Savoldi dà letteralmente corpo alle "Luci Materiche": lampadine a incandescenza industriale, alle quali ha tolto i filamenti per sostituirli con trucioli di pastelli a cera d'ogni colore possibile. La luce, in questo modo, cessa di essere illuminazione per tramutarsi nela parte materica dei cromatiscmi che la formano.
Stafano Bianchi