Risultati Finanziari e Assemblea (IR)

EQUITA annuncia i risultati del primo semestre 2025

  • Crescita a doppia cifra dei Ricavi Netti (+33% anno su anno) e dell’Utile Netto (+51% anno su anno), supportata da un buon progresso anche nel 2Q
  • Miglior semestre dall’IPO grazie al contributo positivo di tutte le linee di business
  • Confermato il ruolo di principale investment bank indipendente in Italia e la forte leva operativa del modello di business

Milano, 11 settembre 2025 - Andrea Vismara, Amministratore Delegato di EQUITA, ha commentato: “Con €54 milioni di Ricavi Netti e €12 milioni di Utile Netto nei primi sei mesi del 2025 registriamo il miglior semestre dall’IPO. Questi risultati sono il frutto di un business molto più diversificato rispetto al passato e dei numerosi investimenti realizzati in tecnologia e persone”.

“Il progresso a doppia cifra di tutte le aree di business è la conferma che il modello di partnership di EQUITA funziona. Con questi risultati abbiamo dimostrato la nostra capacità di crescere in maniera importante in contesti di mercato favorevoli, riuscendo a cogliere tutte le opportunità. A questo si aggiunge la forte leva operativa e la solidità patrimoniale che da sempre ci contraddistinguono”.

“In questi mesi abbiamo ulteriormente rafforzato il posizionamento di EQUITA quale investment bank indipendente di riferimento in Italia. L’attuale contesto moderatamente positivo ci porta a guardare al futuro con ottimismo e a pensare alla continuazione del nostro percorso di crescita e diversificazione”.

Il Consiglio di amministrazione di EQUITA Group S.p.A. (di seguito la “Società” e, insieme alle sue controllate, “EQUITA” o il “Gruppo”) ha approvato in data odierna i risultati finanziari al 30 giugno 2025.

Ricavi Netti Consolidati 

Nei primi sei mesi del 2025 il Gruppo ha registrato Ricavi Netti in aumento significativo anno su anno (+33%, €54,1 milioni in 1H’25 vs €40,9 milioni in 1H’24), supportati dalla crescita di tutte le aree di business. I ricavi derivanti da attività con clienti sono anch’essi cresciuti a doppia cifra (+17%, €43,2 milioni in 1H’25 vs €36,8 milioni in 1H’24).[1] Tali risultati si configurano come il miglior semestre dalla quotazione.

L’area del Global Markets, che include Sales & Trading, Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale, ha registrato ricavi in crescita del 52% (€32,3 milioni in 1H’25 vs €21,3 milioni in 1H’24) mentre i ricavi derivanti da attività connesse ai clienti hanno raggiunto €22,0 milioni (€18,3 milioni in 1H’24, +20%). Nel corso del primo semestre del 2025 la sala operativa di EQUITA ha continuato a distinguersi confermandosi il principale broker indipendente in Italia, con quote di mercato significative sul fronte obbligazionario (5,9%) e sulle opzioni su azioni (4,9%), oltre ad aver migliorato ulteriormente la propria market share sul segmento azionario (Euronext Milan: 8,8%; Euronext Growth Milan: 9,5%)[2].

I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti da €11,3 milioni in 1H’24 a €12,8 milioni in 1H’25 (+13%), guidati dalla volatilità sui titoli azionari a maggiore capitalizzazione come titoli bancari e blue chips, che hanno contribuito ad incrementare i flussi di intermediazione derivanti da investitori istituzionali e retail, confermando così il trend positivo osservato nel corso del 2024 e continuato nei primi mesi del 2025. Questo ha più che compensato il protrarsi di una ridotta operatività da parte degli investitori sui titoli mid-small caps, anche se i dati di mercato forniti da AMF Italia indicano un modesto miglioramento anno su anno in termini di controvalori scambiati su Euronext Growth Milan nei mesi di giugno, luglio e agosto. Le attività di Client Driven Trading & Market Making [3] hanno visto crescere i propri Ricavi Netti a €9,2 milioni (€7,0 milioni in 1H’24, +30%), grazie agli ottimi livelli di operatività dei clienti istituzionali sui titoli azionari italiani, nonché alla buona performance dei derivati e ad una moderata ripresa dei volumi sui titoli obbligazionari rispetto all’anno precedente. Il Trading Direzionale, infine, ha contribuito ai risultati della divisione Global Markets con €10,4 milioni di ricavi (€3,0 milioni in 1H’24), registrando il miglior risultato di sempre dall’IPO, supportato dall’ottima performance di alcune strategie legate a titoli del FTSE MIB e al numero significativo di special events annunciati sul mercato (come ad esempio le numerose offerte pubbliche di acquisto e di scambio lanciate) che hanno permesso al desk di proprietà di registrare una performance ampiamente superiore alla media storica, mantenendo al contempo un livello di rischio limitato.[4]

Nel 2Q’25 il Global Markets ha registrato Ricavi Netti pari a €16,6 milioni (€11,2 milioni in 2Q’24), in crescita del 49% anno su anno e guidati dall’ottimo progresso di tutti e tre i segmenti (Sales & Trading +14%, Client-Driven & Market Making +52%, Trading Direzionale +141%).

L’area dell’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €17,2 milioni, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente (€15,4 milioni in 1H’24). La crescita anno su anno è stata guidata dall’ottima performance delle attività di Debt Capital Markets e Debt Advisory, sia in termini organici che di crescita per linee esterne grazie alla variazione di perimetro determinata dal consolidamento dell’acquisizione di CAP Advisory da maggio 2025 (oggi EQUITA Debt Advisory). A questo si aggiunge il buon risultato delle attività di M&A ed il contributo delle attività di Equity Capital Markets, quest’ultime guidate da alcuni accelerated bookbuildings, nonostante la totale assenza di IPO sul mercato regolamentato.

Se si guarda al contesto italiano, nei primi sei mesi del 2025 è continuato il trend di crescita delle emissioni obbligazionarie corporate osservato nel 2024, con l’incremento del numero di operazioni (da 39 in 1H’24 a 41 in 1H’25, +5%) e della raccolta (da €23,2 miliardi in 1H’24 a €26,1 miliardi in 1H’25, +13%). Sul fronte dell’M&A, invece, il valore complessivo delle acquisizioni e delle fusioni annunciate in Italia è risultato pressoché in linea rispetto all’anno precedente (€32 miliardi in 1H’24 vs €30 miliardi in 1H’25),  confermando il ritorno sul mercato di operazioni medio-grandi, a discapito di quelle di più piccole dimensioni; il numero di operazioni di M&A in Italia si è infatti ridotto del 14% anno su anno (768 deal in 1H’24, 664 in 1H’25), confermando quanto osservato a livello globale a causa dell’incertezza geopolitica e all’introduzione dei dazi. I primi sei mesi del 2025 hanno inoltre confermato il contesto sfidante per le emissioni azionarie a causa della forte volatilità sui mercati. La crescita delle emissioni (da €4,9 miliardi in 1H’24 a €7,9 miliardi in 1H’25) è stata infatti influenzata dal contributo di una singola operazione di accelerated bookbuilding del valore di €3 miliardi circa. Escludendo tale operazione, i volumi di Equity Capital Markets sul mercato italiano sono risultati in linea con l’anno precedente mentre il numero di emissioni si è ridotto da 30 a 18 (-40% e nessuna IPO sul mercato regolamentato nel corso del 2025).[5]

Nel 2Q’25 l’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €11,8 milioni (€11,1 milioni in 2Q’24), in crescita del 6% rispetto all’anno precedente grazie alla performance delle attività di capital markets.

Con riferimento alle attività di Investment Banking, si segnala che nel primo semestre 2025 il team di advisory di EQUITA ha raggiunto il miglior risultato di sempre in termini di numero di mandati e valori nelle league tables di M&A in Italia [6], posizionandosi ai vertici delle classifiche come primo advisor indipendente italiano.[7]

L’area dell’Alternative Asset Management ha registrato Ricavi Netti pari a €4,6 milioni in 1H’25 (+13% rispetto ai €4,1 milioni in 1H’24; +25% se si escludono gli impatti derivanti dalla plusvalenza registrata in 1Q’24 per l’acquisto di una quota aggiuntiva di EPD da parte della Società, avvenuta a sconto rispetto al NAV). I ricavi connessi alle attività di gestione (liquid strategies, private debt, private equity e renewable infrastructures) sono cresciuti del 34% anno su anno (€4,1 milioni in 1H’25, €3,1 milioni in 1H’24) per effetto del lancio e della conseguente raccolta di nuovi fondi illiquidi nella seconda parte del 2024.

Le masse in gestione (AuM) al 30 giugno 2025 erano pari a circa €1 miliardo e gli asset illiquidi proprietari rappresentavano il 63% delle masse complessive, in crescita anno su anno (€494 milioni al 30 giugno 2024, €614 milioni al 31 dicembre 2024 e €635 al 30 giugno 2025). Se si guarda al contributo in termini di management fees, gli asset illiquidi proprietari hanno contribuito al 78% del totale dei ricavi da attività di gestione (61% in 1H’24). [8]

Si segnala che nel secondo trimestre del 2025 le attività dedicate alla gestione di asset liquidi hanno beneficiato di una raccolta netta positiva, guidata anche dal lancio di una nuova linea di gestione patrimoniale in delega con focus sull’azionario europeo (circa €27 milioni di nuova raccolta).

Il Portafoglio Investimenti del Gruppo[9], pari a circa €14 milioni al 30 giugno 2025 (€15 milioni al 31 dicembre 2024 e €18 milioni al 30 giugno 2024), ha contribuito ai risultati consolidati per €0,5 milioni (€1,1 milioni in 1H’24). Si ricorda che la performance del 2024 era influenzata dalla plusvalenza relativa all’acquisto di una quota aggiuntiva del fondo EPD già citata in precedenza e registrata nel primo trimestre.

Nel 2Q’25 l’Alternative Asset Management ha registrato ricavi pari a €2,3 milioni, in crescita del 61% rispetto all’anno precedente (€1,4 milioni in 2Q’24), per effetto della raccolta di nuovi prodotti in gestione.

Il Team di Ricerca – confermatosi tra i top broker nei sondaggi Extel dello scorso giugno 2025 per la qualità della ricerca, grazie anche al miglioramento ottenuto nella classifica “Italy Research” rispetto all’anno precedente – ha continuato a supportare attivamente le altre aree di business del Gruppo e a fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su circa 150 società tra emittenti italiane (≈95% della capitalizzazione del mercato) ed estere, oltre che su diverse emittenti obbligazionarie.

Conto Economico Consolidato Riclassificato

Le Spese per il Personale[10] sono passate da €18,9 milioni in 1H’24 a €26,3 milioni in 1H’25 (+39%), con una crescita pressoché in linea con il trend dei Ricavi Netti Consolidati. Al 30 giugno 2025 il numero dei professionisti del Gruppo ha raggiunto quota 206 risorse (194 al 31 dicembre 2024 e 192 al 30 giugno 2024) e il compensation / revenues ratio normalizzato si è attestato a 49,0% (47,0% in 1H’24)[11]. La crescita delle risorse è in parte dovuta alla variazione di perimetro determinata dal consolidamento di CAP Advisory (oggi EQUITA Debt Advisory). Si segnala, inoltre, che le Spese per il Personale – e dunque il compensation / revenues ratio – includono gli effetti contabili relativi ai benefici connessi al piano di incentivazione denominato “Piano EQUITA Group 2022-2025 basato su Phantom Shares” (il “Piano”). A differenza di quanto segnalato lo scorso 14 maggio 2025 infatti, il Piano è stato prevalentemente spesato nel primo semestre del 2025 (80%) e solo una parte residuale verrà spesata nel secondo semestre del 2025 (10%) e negli esercizi 2026-2028 (10%). La voce Altre spese operative è cresciuta del 6% rispetto all’anno precedente, da €10,4 milioni a €11,0 milioni. Più in dettaglio, la voce di Information Technology è aumentata del 4% (€3,3 milioni in 1H’24 vs €3,5 milioni in 1H’25) per effetto di una maggiore operatività di post trading a cui sono connessi costi di infoproviding variabili. I costi di trading[12] sono anch’essi aumentati rispetto all’anno precedente (+4%, da €1,7 milioni in 1H’24 a €1,8 milioni in 1H’25), ma in misura inferiore rispetto alla crescita a doppia cifra dei volumi di intermediazione del Global Markets, grazie ad alcune iniziative volte ad efficientare ulteriormente l’operatività sul segmento azionario. La voce Altro è invece aumentata a €5,7 milioni (da €5,4 milioni in 1H’24, +7%) per effetto di voci di costo strettamente legate alla crescita del business come per esempio consulenze in ambito investment banking e placement agent fees per la raccolta dei fondi illiquidi. Il Cost/Income ratio[13] si è attestato al 68,9%, in significativo calo rispetto al dato registrato in 1H’24 (71,8%) per l’efficace controllo dei costi e per l’effetto positivo della leva operativa del business.

Il Risultato Consolidato Ante Imposte è aumentato a €16,8 milioni (€11,5 milioni in 1H’24, +46%). L’Utile Netto Consolidato è invece cresciuto a €12,2 milioni (€8,1 milioni in 1H’24, +51%), grazie anche ad un tax rate del 27,0%, in riduzione rispetto al 29,6% dell’anno precedente per effetto della crescita del Trading Direzionale che beneficia di una fiscalità inferiore. La marginalità del semestre si è attestata al 22,6% (19,9% in 1H’24).

Come per i Ricavi Netti, il primo semestre del 2025 conferma l’ottimo livello di redditività del Gruppo, con un risultato che in termini di Utile Netto si configura come il miglior semestre dall’IPO.

Patrimonio Netto Consolidato

Al 30 giugno 2025, il Patrimonio Netto Consolidato è pari a €102,1 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) si è attestata al 30% (25% al 30 giugno 2024), guidata dalla solida progressione degli utili. Il livello di patrimonializzazione di Gruppo risulta ampiamente superiore ai requisiti minimi di base, con un IFR ratio pari a 3,3x (3,7x al 31 dicembre 2024, 3,6x al 30 giugno 2024), così come definito dal Regolamento UE 2033/2019 (IFR).

Outlook 2025

In linea con quanto già osservato nel primo semestre del 2025, alla data del presente comunicato il Gruppo continua a registrare una performance particolarmente positiva anno su anno, grazie al progresso di tutte le aree di business. Nonostante il perdurare dell’incertezza dovuta ai diversi conflitti in atto e ai timori di una crescita economica inferiore alle attese in Europa – tutti fattori che stanno rallentando a livello italiano e globale le attività di M&A, di fundraising dei prodotti illiquidi e la ripresa delle IPO sul mercato regolamentato – i buoni risultati del Gruppo rendono maggiormente visibile quel sensibile miglioramento che il management aveva prospettato nel corso dell’anno passato, con conseguente crescita significativa dei Ricavi Netti e dell’Utile Netto Consolidato. Sulla base dei risultati al 30 giugno 2025 e tenendo conto del current trading – che vede una performance positiva di tutte le aree di business – il management ritiene prevedibile ipotizzare per l’esercizio corrente una proposta di dividendo in aumento rispetto a quanto distribuito con l’esercizio 2024.

Eventi di rilievo successivi alla chiusura del semestre

Con riferimento all’acquisizione del 70% di CAP Invest, socio unico di CAP Advisory – primaria boutique finanziaria fondata da Fabrizio Viola, Fabio Cassi e Matteo Pattavina, attiva nel corporate finance e debt advisory – si segnala che nel mese di luglio 2025 è stata perfezionata la fusione inversa di CAP Invest in CAP Advisory, e che la società ha modificato la sua denominazione in EQUITA Debt Advisory. La società opera oggi come primaria boutique finanziaria indipendente, offrendo ai clienti del Gruppo un ampio spettro di soluzioni di corporate finance, in particolare nell’ambito del debt advisory, inclusi progetti di ristrutturazione, ridefinizione e consolidamento della struttura finanziaria delle imprese.

 

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Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefania Milanesi, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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[1] Esclude i ricavi derivanti da attività non legate a business con i clienti come le attività di Trading Direzionale, gli impatti connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management ed eventuali performance fees.

[2] Dati riferiti all’intermediazione in conto terzi; fonte AMF Italia.

[3] I dati di Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale sono una rappresentazione gestionale del trading proprietario.

[4] I risultati del Trading Direzionale dell’1H’25 includono c. €0,3 milioni di proventi derivanti da un portafoglio obbligazionario immobilizzato held-to-collect (€0,3 milioni in 1H’24)

[5] Fonte: dati Debt Capital Markets (elaborazioni EQUITA su dati BondRadar); dati Equity Capital Markets (elaborazioni EQUITA su dati Dealogic); dati M&A (KPMG);

[6] Global & Regional M&A Rankings 1H’25 – Italy rankings by value and by deal count (Mergermarket).

[7] La definizione di advisor indipendente esclude i soggetti coinvolti in attività di lending.

[8] La voce AuM include gli impegni già siglati con primari investitori dei fondi in raccolta.

[9] Il Portafoglio Investimenti di EQUITA include le partecipazioni della Società nelle iniziative di Alternative Asset Management promosse, con il fine di allineare ulteriormente i propri interessi a quelli degli investitori.

[10] Esclude i compensi per il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, voci incluse nelle Altre spese operative.

[11] Esclude i proventi di competenza degli azionisti che non concorrono alla remunerazione dei professionisti del Gruppo (es. portafoglio Held-to-Collect)

[12] Voce direttamente connessa ai ricavi dell’area Global Markets.

[13] Rapporto tra Totale Costi e Ricavi Netti Consolidati.

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