Risultati Finanziari e Assemblea (IR)

EQUITA approva i risultati del primo semestre del 2024

  • Ricavi Netti a €41 milioni, Utile Netto a €8 milioni e Redditività del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) al 25%, supportato da una buona accelerazione nel secondo trimestre
  • Ricavi e Utile del secondo trimestre in crescita anno su anno (+1% e +19% vs 2Q’23) e rispetto al trimestre precedente (+39% e +65% vs 1Q’24)

 

Milano, 12 settembre 2024 - Andrea Vismara, Amministratore Delegato di EQUITA, ha commentato: “La performance dei primi sei mesi del 2024 conferma il graduale miglioramento del contesto di mercato e la forza del modello di business di EQUITA. Guardando ai dati del secondo trimestre, si vede una significativa crescita rispetto al primo trimestre in termini di Ricavi Netti (+39%) e Utile Netto (+65%). Questo ha portato il Gruppo a consolidare nel semestre Ricavi per €41 milioni e a superare €8 milioni di Utile, con una marginalità del 20%”.

“Le prospettive per il secondo semestre e per i prossimi anni sono positive, grazie anche alle attese di una normalizzazione dei tassi e alle diverse iniziative a livello comunitario e domestico per favorire lo sviluppo del mercato dei capitali. La continua ripresa delle attività di M&A, il ritorno alle operazioni di Capital Markets, il posizionamento di leadership della sala operativa, la raccolta di nuovi prodotti illiquidi proprietari e il consolidamento del 100% degli utili di EQUITA Mid Cap Advisory ci aiuteranno a rafforzare ulteriormente il nostro percorso di crescita e continuare ad offrire ai nostri azionisti una remunerazione premiante”.

Il Consiglio di amministrazione di EQUITA Group S.p.A. (di seguito la “Società” e, insieme alle sue controllate, “EQUITA” o il “Gruppo”) ha approvato in data odierna i risultati finanziari del Gruppo al 30 giugno 2024.

Ricavi Netti Consolidati

Il primo semestre 2024 ha visto i Ricavi Netti Consolidati raggiungere €40,9 milioni (-5% vs 1H’23) mentre i ricavi derivanti da attività con i clienti[1] si sono attestati a €36,8 milioni (-6% vs 1H’23).

La performance del semestre è stata supportata dalla buona accelerazione del business nel corso del secondo trimestre del 2024, che ha visto aumentare i Ricavi Netti Consolidati a €23,7 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente (+39% vs 1Q’24) e anno su anno (+1% vs 2Q’23). Il contesto di mercato risulta dunque in graduale miglioramento, anche se non ha ancora portato a un contributo materiale su tutte le aree di business. Il perdurare delle tensioni geopolitiche e l’incertezza riguardo le tempistiche con cui le banche centrali continueranno il processo di riduzione dei tassi di interesse nei prossimi mesi hanno infatti limitato la propensione di investitori e società emittenti ad operare sui mercati dei capitali, in particolare nel segmento delle mid-small caps.

L’area del Global Markets, che include le linee di business Sales & Trading, Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale, ha registrato ricavi pari a €21,3 milioni in 1H’24 (€20,7 milioni in 1H’23, +3%), mentre i ricavi derivanti da attività connesse ai clienti hanno superato €18,3 milioni (€17,6 milioni in 1H’23, +4%). Tale risultato è stato favorito da un secondo trimestre particolarmente positivo, con Ricavi Netti in crescita a €11,2 milioni in tutte le linee di business (€9,5 milioni in 2Q’23, +18%).

Nel primo semestre del 2024 EQUITA si è nuovamente distinta come il principale intermediario indipendente in Italia, con quote di mercato significative in tutti i segmenti rilevanti (Euronext Milan: 8,2%; Euronext Growth Milan: 7,5%; mercato obbligazionario: 6,7%; opzioni su azioni: 15,4%) [2], oltre a essere stata confermata il primo broker nelle classifiche “Italy – Trading & Execution” e tra i migliori per le attività di sales e corporate access nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.

I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti del 10%, da €10,3 milioni in 1H’23 a €11,3 milioni in 1H’24, guidati prevalentemente dalla propensione degli investitori ad operare su titoli a maggiore capitalizzazione, specialmente bancari e blue chips, che ha più che compensato la ridotta operatività su emittenti mid-small caps. I ricavi delle attività di Client Driven Trading & Market Making [3] si sono invece attestati a €7,0 milioni in 1H’24, in leggero calo rispetto al dato registrato in 1H’23 (€7,3 milioni, -3%), principalmente per effetto della normalizzazione dei livelli di operatività sui titoli obbligazionari e sui derivati rispetto all’anno precedente. Il Trading Direzionale ha contribuito ai Ricavi Netti con €3,0 milioni in 1H’24 (€3,1 milioni in 1H’23, -5%) e include circa €0,3 milioni di proventi netti (€0,5 milioni in 1H’23) derivanti da un portafoglio obbligazionario immobilizzato held-to-collect. Quest’ultimo era stato costruito nel 2022 per sfruttare le opportunità presentatesi sul mercato obbligazionario. Si segnala che tra maggio e luglio 2024 parte delle obbligazioni in portafoglio sono state rimborsate.

L’area dell’Investment Banking ha visto i Ricavi Netti raggiungere €15,4 milioni in 1H’24 (€17,8 milioni in 1H’23, -13%), grazie alla performance positiva delle attività di M&A e di Debt Capital Markets. L’Italia ha infatti visto una significativa ripresa dei valori delle operazioni di mergers & acquisitions (€46,5 miliardi in 1H’24 vs €18,8 miliardi in 1H’23, +147%; fonte: KPMG) grazie al ritorno sul mercato di deal di dimensioni medio-grandi. I volumi delle operazioni sono però rimasti pressoché invariati nel semestre (683 operazioni in 1H’24 vs 691 in 1H’23, -1%; fonte KPMG) a conferma del numero ancora esiguo di operazioni di minori dimensioni annunciate o concluse, anche se atteso in ripresa nei prossimi mesi. Tale dinamica è confermata anche dai dati a livello europeo, con valori totali di M&A in crescita del 31% anno su anno nel primo semestre ma in calo del 14% come numero di deal (fonte: Mergermarket). Sul fronte del debito, con specifico riferimento alle operazioni corporate di Debt Capital Markets, nei primi sei mesi del 2024 le emissioni obbligazionarie sono risultate in crescita, sia in termini di numero di operazioni (da 34 in 1H’23 a 39 in 1H’24, +15%) che in termini di valore (da €21,7 miliardi in 1H’23 a €23,2 miliardi in 1H’24, +7%; fonte: elaborazioni EQUITA su dati BondRadar). Per quanto riguarda le operazioni di Equity Capital Markets, invece, seppur il numero di emissioni e il controvalore sia cresciuto rispetto all’anno precedente (da 22 in 1H’23 a 30 in 1H’24, e da €2,8 miliardi in 1H’23 a €4,9 miliardi in 1H’24), tale dinamica è principalmente attribuibile a poche grandi operazioni di accelerated bookbuilding, diverse ammissioni sul mercato Euronext Growth Milan di modeste dimensioni (8 operazioni per una raccolta complessiva di circa €73 milioni) e un contesto di mercato per le quotazioni sul listino principale ancora complesso, con una sola IPO nei primi sei mesi dell’anno (fonte: elaborazioni EQUITA su dati Dealogic).

Oltre alle operazioni già annunciate nel primo trimestre, nel corso del secondo trimestre 2024 EQUITA ha completato con successo diversi mandati di elevato profilo, anche cross-border, assistendo come financial advisor Gyrus Capital nella cessione di Intellera Consulting ad Accenture, Macquarie Asset Management nella cessione di Hydro Dolomiti Energia al Gruppo Dolomiti Energia, Newlat Food nell’acquisizione di Princes, gli azionisti di Ricami NBM nella cessione di una partecipazione di minoranza a Gruppo Florence, Ariadne Group nell’ingresso di DGS S.p.A., portfolio company di H.I.G. Capital, nel capitale della società. Il team ha anche assistito TIP – Tamburi Investment Partners come placement agent nell’emissione di un Senior Unsecured Bond da €290,5 milioni, Alperia come placement agent nell’emissione di un Senior Unsecured Green Bond da €250 milioni, BFF come joint lead manager nell’emissione di un Social Senior Preferred Bond da €300 milioni, Banca Popolare di Sondrio come joint lead manager nell’emissione di un Senior Preferred Green Bond da €500 milioni, Racing Force Group come sole bookrunner nel collocamento accelerato da €8 milioni.

Nel 2Q’24 l’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €11,1 milioni (€11,5 milioni in 2Q’23, -3%), grazie al contributo delle attività di M&A e di Debt Capital Markets. La performance anno su anno risente dell’ottimo risultato delle attività di Equity Capital Markets registrato nel 2Q’23, dove EQUITA aveva agito con ruoli senior in quattro IPO.

Con riferimento alle attività di Investment Banking, si segnala che a giugno 2024 il Gruppo ha annunciato l’ingresso di John Andrew come senior advisor, con l’obiettivo di ampliare l’accesso alla piattaforma di advisory di EQUITA ad un’audience più internazionale, con particolare attenzione alle operazioni di M&A promosse dai fondi di private equity.

L’area dell’Alternative Asset Management ha raggiunto Ricavi Netti pari a €4,1 milioni in 1H’24 (€4,4 milioni in 1H’23, -6%). Le masse in gestione (AuM) al 30 giugno 2024 erano pari a €1.015 milioni (€891 milioni al 31 dicembre 2023 e €937 milioni al 30 giugno 2023) e gli asset illiquidi proprietari – a maggiore marginalità – rappresentavano il 49% degli AuM, in crescita rispetto al trimestre precedente grazie a quattro nuovi investimenti di private debt e al primo closing – annunciato a giugno 2024 – del fondo EQUITA Green Impact Fund (EGIF) con €100 milioni di commitment. Nel primo semestre 2024, i ricavi connessi alle attività di gestione (liquid strategies, private debt, private equity e renewable infrastructures) sono risultati in flessione del 17% (€3,1 milioni in 1H’24 vs €3,7 milioni in 1H’23) per l’effetto comparativo con l’anno precedente che includeva il riconoscimento di fee di equalizzazione in 2Q’23 derivanti dalla chiusura della raccolta del fondo EQUITA Smart Capital – ELTIF e per il cambio di modalità di calcolo delle management fees sul fondo EPD II, dal commitment alla quota di investito. Si segnala che nel corso del 2Q’24, il team di private debt ha completato nuovi investimenti che hanno permesso al fondo EPD II di incrementare significativamente le masse investite su cui vengono ora calcolate le management fees. Inoltre, il team di private debt si è posizionato al 1° posto nella classifica “Europe Direct Lender Subordinated” e al 2° nelle classifiche “Southern Europe Direct Lender” e “Italy Direct Lender” (fonte: Debtwire, 1H’24 LTM).

Il Portafoglio Investimenti del Gruppo[4], pari a circa €18 milioni al 30 giugno 2024 (€16 milioni al 31 dicembre 2023 e €10 milioni al 30 giugno 2023), ha contribuito ai risultati consolidati per €1,1 milioni (€0,7 milioni in 1H’23), grazie anche ai proventi derivanti dalla plusvalenza relativa all’acquisto – a sconto rispetto al NAV – di una quota aggiuntiva del fondo EPD (c. €0,4 milioni in 1Q’24).

Nel 2Q’24 l’Alternative Asset Management ha registrato Ricavi Netti pari a €1,4 milioni, in calo anno rispetto al 2Q’23 (€2,5 milioni, -44%), per le ragioni già citate in precedenza.

Con riferimento ai fondi flessibili gestiti in delega dal Gruppo per conto di Euromobiliare Asset Management SGR, si segnala che il delegante, nonostante i risultati positivi ottenuti e considerando la scadenza ormai prossima (giugno 2025), ha deciso di internalizzare la gestione del fondo “Euromobiliare Equity Selected Dividend”, in modo da poter procedere con la ristrutturazione del prodotto e variare la strategia d’investimento. Il fondo “Euromobiliare Mid Small Cap” continuerà invece a essere gestito da EQUITA sino a scadenza (dicembre 2024). Alla data del 30 giugno 2024, i due fondi rappresentavano in termini di AuM gestiti circa €188 milioni.

Si segnala, inoltre, che il team di private debt continua le attività di fundraising del fondo EPD III, qualificato come art. 8 ai sensi della direttiva europea SFDR e dunque in grado di integrare e promuovere caratteristiche di sostenibilità attraverso la strategia d’investimento. Il team vede una base investitori sempre più diversificata, con soggetti domestici ed internazionali. L’obiettivo è di raggiungere almeno €200 milioni entro la fine del 2024 e chiudere la raccolta del fondo nel corso del 2025, con un target complessivo di €300 milioni.

Infine, il Team di Ricerca ha continuato a supportare attivamente le altre aree di business del Gruppo e a fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su oltre 150 società tra emittenti italiane (≈96% della capitalizzazione del mercato) ed estere, oltre che su diverse emittenti obbligazionarie. Il team, inoltre, è stato premiato per la miglior ricerca in Italia sulle small e mid-caps nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.

Conto Economico Consolidato Riclassificato

Le Spese per il Personale[5],[6] sono passate da €20,0 milioni in 1H’23 a €18,9 milioni in 1H’24 (-6%), in linea con il trend dei Ricavi Netti Consolidati. Il numero dei professionisti del Gruppo ha raggiunto quota 192 al 30 giugno 2024 (195 al 31 dicembre 2023 e al 30 giugno 2023). Il Compensation/Revenues ratio normalizzato si è attestato al 47,0% (47,1% in 1H’23)[7]. La voce Altre spese operative è risultata in riduzione rispetto all’anno precedente, da €11,1 milioni a €10,4 milioni (-6% anno su anno) per effetto di minori costi non ricorrenti rispetto all’anno precedente (circa €0,8 milioni in 2Q’23) prevalentemente legati alle attività di comunicazione e marketing per il 50esimo anniversario del Gruppo. Tra le spese operative, la voce di Information Technology è aumentata del 5% (€3,3 milioni in 1H’24, €3,2 milioni in 1H’23) per effetto di una maggiore operatività di post trading a cui risultano connessi costi di infoproviding variabili. I costi di trading[8] sono invece risultati in linea con l’anno precedente (€1,7 milioni) nonostante i volumi di operatività del Sales & Trading e del Client-Driven Trading in crescita, grazie ad alcune iniziative volte ad efficientare l’operatività sul segmento azionario e una minor operatività da parte dei clienti istituzionali sui prodotti derivati. Il Cost/Income ratio[9] si è attestato al 71,8% (72,8% in 1H’23, 70,9% escludendo le voci di costo non ricorrenti).

Il Risultato Consolidato Ante Imposte ha superato €11,5 milioni (€11,7 milioni in 1H’23, -1%) mentre l’Utile Netto Consolidato si è attestato a €8,1 milioni (€8,0 milioni in 1H’23, +1%), con una marginalità del 20% (19% in 1H’23). L’Utile Netto Adjusted, che esclude le voci non ricorrenti al netto del relativo effetto fiscale e gli impatti dei piani di incentivazione di lungo termine rivolti all’Alta Dirigenza (“LTIP”), è pari a €8,1 milioni (€8,7 milioni in 1H’23, -7%), con un margine netto adjusted del 20%, in linea con l’anno precedente.

Se si guarda al secondo trimestre 2024, l’Utile Netto Consolidato si è attestato a €5,1 milioni, in significativa crescita anno su anno (+19% vs 2Q’23) e rispetto al trimestre precedente (+65% vs 1Q’24).

Patrimonio Netto Consolidato

Al 30 giugno 2024, il Patrimonio Netto Consolidato era pari a €97,6 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) era pari al 25%. Il livello di patrimonializzazione di Gruppo si conferma ampiamente al di sopra dei requisiti minimi di base, con un IFR ratio pari a circa 3,6x (3,7x in 1H’23)[10], così come definito dal Regolamento UE 2033/2019 (IFR).

Outlook 2024

Per la seconda parte del 2024, il Gruppo si attende un’ulteriore discesa dei tassi di interesse, nuovi progressi sul fronte delle iniziative istituzionali volte a favorire lo sviluppo del mercato dei capitali, e la tenuta delle principali economie a livello globale. Il management è infatti fiducioso su un’evoluzione positiva del contesto di mercato per le attività di investment banking in Italia, così come sta avvenendo gradualmente negli altri mercati, che dovrebbe portare ad un aumento del numero di operazioni di M&A di minori dimensioni e alla graduale ripresa delle attività di equity capital markets, con conseguente miglioramento sensibile dal 2025. A tale contesto si aggiungerà il contributo positivo delle attività di intermediazione e l’aumento delle commissioni di gestione derivante dalla raccolta dei nuovi prodotti illiquidi proprietari come EPD III ed EGIF, che porteranno il risultato atteso per l’esercizio in corso ad essere in linea con gli obiettivi di remunerazione degli azionisti.

 

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Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefania Milanesi, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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[1] Esclude i ricavi derivanti da attività non legate a business con i clienti come le attività di Trading Direzionale e gli impatti connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management.

[2] Dati riferiti all’intermediazione in conto terzi; fonte AMF Italia.

[3] I dati di Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale sono una rappresentazione gestionale del trading proprietario.

[4] Il Portafoglio Investimenti di EQUITA include le partecipazioni della Società nelle iniziative di Alternative Asset Management promosse, con il fine di allineare ulteriormente i propri interessi a quelli degli investitori.

[5] Esclude i compensi per il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, voci incluse nelle Altre spese operative.

[6] Esclude gli accantonamenti relativi ai piani di incentivazione di lungo termine per l’Alta Dirigenza (“LTIP”).

[7] Esclude alcuni proventi di competenza degli azionisti (es. contributo portafoglio Held-to-Collect) che non concorrono alla remunerazione dei professionisti del Gruppo

[8] Voce direttamente connessa ai ricavi dell’area Global Markets.

[9] Rapporto tra Totale Costi e Ricavi Netti Consolidati.

[10] Si segnala che dal 2024 il calcolo dell’IFR Ratio riflette gli ultimi adeguamenti normativi. Il dato comparativo del 2023 è stato dunque ricalcolato utilizzando la nuova metodologia.

 

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