
Benchmarking the UK Market: A way to create an efficient and effective capital market in Italy? - Ricerca EQUITA-Bocconi 2016
Benchmarking the UK Market: A way to create an efficient and effective capital market in Italy?


I mercati dei capitali sono diventati una fonte di finanziamento sempre più importante per le aziende italiane, soprattutto dopo la crisi del 2008. Tuttavia, la transizione verso una struttura di finanziamento più bilanciata è ancora incompleta. Le aziende italiane devono aumentare la loro capitalizzazione e diversificare le fonti di debito per ridurre la dipendenza dalle banche. Nonostante alcuni sforzi normativi, i mercati dei capitali italiani rimangono infatti poco sviluppati rispetto al loro vero potenziale.
Il mercato del debito italiano è limitato e dominato da investitori stranieri, escludendo così molte piccole e medie imprese. Sul fronte azionario, invece, il mercato borsistico in Italia è meno sviluppato rispetto a quello UK, con meno di 200 quotate non finanziarie rispetto alle oltre 650 anglosassoni. Guardando al rapporto tra capitalizzazione di mercato e PIL, inoltre, l’Italia segna un misero 30% rispetto al 115% del Regno Unito.
Le IPO in Italia sono poche e spesso i processi di quotazione non vengono completati con successo. A ciò si aggiungono i numerosi delisting dal 2009. L'AIM Italia vede solo 50 aziende, contro le oltre 1.000 del Regno Unito, con una capitalizzazione di appena 2 miliardi di euro complessivi. Questa situazione riflette una disconnessione tra le necessità di finanziamento delle aziende italiane e i mercati dei capitali.
Il documento analizza le ragioni di questa scarsa connessione, confrontando l’Italia con il Regno Unito e valutando l'influenza della domanda, dell'offerta e delle strutture di mercato. Comprendere questi fattori è cruciale per migliorare l’efficacia dei mercati dei capitali italiani e offrire migliori opportunità di crescita alle imprese.