Risultati Finanziari e Assemblea (IR)

Il Consiglio di Amministrazione di Equita Group approva i risultati al 30 settembre 2020. Outlook sull’esercizio 2020. Consigliere Indipendente lascia l’incarico ed entra nell’Advisory Board del Gruppo

12/11/2020

  • Ricavi Netti Consolidati a Euro 47,7 milioni e Utile Netto Consolidato a Euro 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2020, in crescita del 25% e del 56% rispettivamente
  • Return on Tangible Equity a 27% e Total Capital Ratio a 19% al 30 settembre 2020, ampiamente al di sopra dei limiti prudenziali
  • Outlook 2020: confermata l’intenzione di proporre nel 2021 la distribuzione di un dividendo tra Euro 0,18 ed Euro 0,20 per azione (rispetto a Euro 0,19 per azione distribuito a giugno 2020), pari a un dividend yield superiore all’8% ai prezzi odierni
  • Massimo Ferrari lascia l’incarico di Consigliere Indipendente ed entra nell’Advisory Board del Gruppo

Milano, 12 novembre 2020

 

Il Consiglio di Amministrazione di Equita Group S.p.A. (di seguito la “Società” e, insieme alle sue controllate, “Equita” o il “Gruppo”) ha approvato in data odierna i risultati del Gruppo al 30 settembre 2020.

Andrea Vismara, Amministratore Delegato di Equita, ha commentato: In questi primi nove mesi il Gruppo è cresciuto significativamente, sia in termini di ricavi (+25%) che di utile netto (+56%), grazie anche al contributo dell’acquisizione di Equita K Finance. Tale risultato, raggiunto in un contesto di mercato sfidante, ci rende particolarmente soddisfatti del lavoro di diversificazione fatto fino ad oggi e ci spinge a prepararci al meglio per il futuro, continuando ad investire in iniziative ad alto valore aggiunto.

Vismara ha aggiunto: I risultati dei primi nove mesi, le aspettative sul quarto trimestre e gli utili non distribuiti in questi tre anni ci permettono di confermare la nostra volontà di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo tra Euro 0,18 ed Euro 0,20 per azione, che rappresenta un dividend yield superiore all’8% ai valori odierni”.

 

Equita - 9M 2020 Results (LinkedIn ITA)

 

Ricavi Netti Consolidati

I risultati dei primi nove mesi del 2020 evidenziano Ricavi Netti Consolidati in crescita rispetto allo stesso periodo dell‘anno precedente (+25%), da Euro 38,0 milioni a Euro 47,7 milioni. I Ricavi Netti da attività rivolte ai clientiovvero escluse le attività di Trading Direzionale e gli impatti al 30 settembre 2020 connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di asset management – sono cresciuti del 36%, passando da Euro 35,5 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 48,5 milioni nei primi nove mesi del 2020.

I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti del 5% nei primi nove mesi, da Euro 16,1 milioni nel 2019 a Euro 16,9 milioni nel 2020. Tale performance è stata guidata dalla maggiore operatività sui mercati da parte degli investitori istituzionali e retail nella prima parte dell’anno. I volumi intermediati in conto terzi sono infatti cresciuti considerevolmente nei primi sei mesi del 2020, sia sui titoli azionari (+32% in H1’20 vs H1’19) sia su quelli obbligazionari (+52% in H1’20 vs H1’19), per poi tornare a livelli modesti nel terzo trimestre (-8% in Q3’20 vs Q3’19 sull’MTA e -39% in Q3’20 vs Q3’19 sui mercati obbligazionari)[1]. In questo contesto, Equita è riuscita a mantenere una quota di mercato dell’8% sull’MTA e ha incrementato quella sull’intermediazione obbligazionaria al 7%[2].Il Global Markets, che include le linee di business Sales & Trading, le attività Client Driven Trading & Market Making e il Trading Direzionale, ha visto i propri ricavi crescere da Euro 24,6 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 24,8 milioni nei primi nove mesi del 2020 (+1%), evidenziando una importante crescita dei ricavi strettamente connessi alle attività rivolte ai clienti.

I ricavi delle attività di Client Driven Trading & Market Making [3], passati da Euro 5,8 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2020, evidenziano una crescita del 53% guidata dalla maggiore operatività dei clienti (soprattutto nella prima parte dell’anno, così come avvenuto per il Sales & Trading) e dai risultati positivi di alcune strategie di trading.

Il Trading Direzionale invece, fortemente penalizzato dalle difficili dinamiche del mercato che hanno impattato la valorizzazione del portafoglio di trading proprietario, ha registrato ricavi netti in calo nei primi nove mesi dell’anno, da Euro 2,7 milioni nel 2019 a Euro -0,9 milioni nel 2020. Le strategie di trading direzionale hanno infatti risentito delle forti correzioni dei mercati nella prima parte dell’anno, della mancanza di dividendi distribuiti dalle società quotate e dell’approccio più cauto verso i mercati da parte del desk.

Escludendo il risultato del Trading Direzionale, i ricavi del Global Markets derivanti da attività rivolte ai clienti (Sales & Trading e Client Driven Trading & Market Making) sono cresciuti del 17% nei primi nove mesi dell’anno, da Euro 21,9 milioni nel 2019 a Euro 25,7 milioni nel 2020.

Nel terzo trimestre 2020 l’area Global Markets ha registrato ricavi netti in calo del 13% rispetto al terzo trimestre 2019, da Euro 7,5 milioni a Euro 6,5 milioni, per effetto di minori volumi di intermediazione in conto terzi sul mercato rispetto all’anno precedente e per i minori risultati del Trading Direzionale rispetto al 2019.

Si segnala che ad agosto 2020 i sales di Equita si sono riconfermati ai vertici dei sondaggi promossi da Institutional Investor – prestigiosa testata giornalistica in ambito finanziario a cui anche quest’anno hanno partecipato migliaia di investitori italiani ed internazionali – per le loro attività di sales & trading e corporate access.

L’Investment Banking ha visto crescere i ricavi da Euro 10,4 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 19,9 nei primi nove mesi del 2020 (+91%). Tale risultato è riconducibile alla buona performance di Equita nelle attività connesse ai mercati dei capitali e alle attività di M&A advisory, a cui si aggiunge il consolidamento di Equita K Finance dal 14 luglio 2020. Tali risultati sono stati raggiunti in un contesto di mercato difficile, caratterizzato da un numero esiguo di operazioni di investment banking nei primi nove mesi del 2020.[4]

Nel terzo trimestre del 2020 Equita, oltre alle numerose operazioni già annunciate nel primo semestre, ha assistito – inter alia – Intesa Sanpaolo nell’offerta pubblica di scambio avente ad oggetto azioni UBI Banca, TIM nell’ingresso di KKR Infrastructure in FiberCop e Business Integration Partners nell’acquisizione cross-border del gruppo britannico Chaucer. Equita ha anche svolto il ruolo di placement agent e sole bookrunner per l’emissione di un prestito obbligazionario senior unsecured da Euro 150 milioni da parte di Carraro International e il ruolo di joint lead manager nell’emissione di un prestito obbligazionario senior unsecured da Euro 2 miliardi in totale da parte di AMCO – Asset Management Company.

Nel terzo trimestre del 2020 l’Investment Banking ha registrato ricavi netti in crescita del 135% rispetto al terzo trimestre 2019, da Euro 4,6 milioni a Euro 10,9 milioni. Tale crescita è stata principalmente guidata dai risultati delle attività di M&A Advisory (che includono alcune operazioni significative quale l’assistenza a Intesa Sanpaolo nell’acquisizione di UBI Banca) e il consolidamento di Equita K Finance acquisita in data 14 luglio 2020.

Si segnala che il team di Investment Banking di Equita, diventato il più grande player indipendente in Italia con più di 45 professionisti a seguito dell’acquisizione di Equita K Finance, nei primi nove mesi del 2020 si è posizionato – su base pro-forma – al 5° posto per numero di operazioni e al 2° posto per controvalore  nelle classifiche M&A in Italia, primo assoluto tra gli advisor italiani (15 deal e circa Euro 16 miliardi rispettivamente)[5].

L’Alternative Asset Management ha consolidato un risultato in linea con l’anno precedente (Euro 3,1 milioni). I ricavi connessi alle attività di gestione (Portfolio Management e Private Debt) sono passati da Euro 3,2 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 2,9 milioni nei primi nove mesi del 2020 (-10%) e tale calo è dovuto alle minori masse medie in gestione durante l’anno, quest’ultime impattate dalla performance negativa dei mercati. Al 30 settembre 2020 le masse in gestione sono comunque cresciute rispetto al trimestre precedente (Euro 966 milioni al 30 settembre 2020, Euro 896 milioni al 30 giugno 2020, Euro 1,0 miliardi al 31 dicembre 2019) grazie al first closing del secondo fondo di private debt di Equita (Equita Private Debt Fund II) che ha raccolto Euro 100 milioni[6].

Si segnala che il team di Private Debt sta continuando sia le attività di deal sourcing volte a supportare la fase di investimento del secondo fondo, sia le attività di raccolta con l’obiettivo di chiudere la seconda fase nella seconda metà del 2021. Anche il team di Private Equity continua le attività propedeutiche per il lancio del suo primo ELTIF (Equita Smart Capital – ELTIF), strumento che avrà caratteristiche di PIR alternativo e sarà prevalentemente focalizzato sull’investimento in imprese italiane private medio-piccole.

Il Portafoglio Investimenti del Gruppo[7] invece, dopo essere stato fortemente penalizzato dalla valorizzazione al 31 marzo 2020 (con impatti a conto economico pari a Euro -1,1 milioni) e aver recuperato nel secondo trimestre il valore di inizio anno, nei primi nove mesi del 2020 ha contribuito ai risultati del Gruppo per Euro 0,2 milioni (rispetto a Euro -0,2 milioni dei primi nove mesi del 2019).

Nel terzo trimestre 2020 l’Alternative Asset Management ha registrato ricavi netti in crescita del 190% rispetto al terzo trimestre 2019, da Euro 0,4 milioni a Euro 1,1 milioni. Tale crescita è principalmente guidata dall’effetto comparativo con l’esercizio precedente che includeva la svalutazione di alcuni investimenti in portafoglio.

Con riferimento al private debt, si segnala che a settembre 2020 il team ha vinto la terza edizione dei private debt awards promossi da AIFI e Deloitte nella categoria “Operazione conclusa – Leveraged buyout/Operazioni straordinarie”.

Il Team di Ricerca ha continuato a supportare le altre aree di business del Gruppo e fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su 119 società italiane e 39 estere, oltre a diverse coperture di titoli obbligazionari con le quali Equita ha rafforzato ulteriormente la propria presenza anche nel mondo del Fixed Income. Il team di analisti si è inoltre confermato anche nel 2020 ai vertici dei sondaggi di Institutional Investor per la qualità della sua ricerca e il focus distintivo sulle mid e small caps.

 

Conto Economico Consolidato Riclassificato

Le Spese per il Personale sono passate da Euro 17,4 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 22,6 milioni nei primi nove mesi del 2020 (+30%) per effetto della crescita dei Ricavi Netti. Il Compensation/Revenues ratio si è attestato al 47% (46% nei primi nove mesi del 2019).

Le Altre spese operative sono passate da Euro 12,5 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 12,7 milioni nei primi nove mesi del 2020 (+2%). I costi di trading – voce direttamente connessa ai ricavi dell’area Global Markets – sono diminuiti del 2%, a fronte di un aumento dei ricavi del 5% nel Sales & Trading, beneficiando così di alcune iniziative volte ad ottimizzare l’esecuzione delle operazioni per conto dei clienti. I costi di Information Technology sono invece diminuiti del 9% nei primi nove mesi dell’anno grazie all’ulteriore integrazione del Retail Hub e alla rinegoziazione di alcuni contratti di fornitura.Le Spese per il Personale sono passate da Euro 17,4 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 22,6 milioni nei primi nove mesi del 2020 (+30%) per effetto della crescita dei Ricavi Netti. Il Compensation/Revenues ratio si è attestato al 47% (46% nei primi nove mesi del 2019).

La voce Altro è invece cresciuta da Euro 5,4 milioni nei primi nove mesi del 2019 a Euro 6,1 milioni nei primi nove mesi del 2020 (+12%) per effetto dei costi della controllata Equita Capital SGR operativa dal 1° ottobre 2019 (in particolare costi di governance), per gli oneri connessi ad alcune iniziative non ricorrenti promosse nel secondo trimestre 2020 (tra cui la sottoscrizione del finanziamento a medio-lungo termine, l’acquisizione di Equita K Finance e l’iniziativa benefica “Equita Trading for the Recovery” con la quale il Gruppo ha voluto supportare le comunità fortemente impattate dall’emergenza coronavirus) e per il consolidamento di Equita K Finance dal 14 luglio 2020.

Escludendo tali costi (pari a circa Euro 0,7 milioni in totale), nei primi nove mesi del 2020 la voce Altro è risultata in calo del 2% rispetto all’anno precedente.

Il Cost/Income ratio[8] dei primi nove mesi del 2020 si è attestato al 74%, in miglioramento rispetto al 79% dello scorso anno, per effetto della crescita significativa dei ricavi dell’area Investment Banking che beneficia di una maggiore leva operativa.

L’Utile Netto Consolidato di pertinenza del Gruppo, pari a Euro 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2020 ed Euro 5,6 milioni nei primi nove mesi del 2019, è cresciuto del 56% rispetto all’anno precedente, guidato dalla crescita dell’area Investment Banking e dal contributo di Equita K Finance (consolidata dal 14 luglio 2020). La marginalità post-tasse si è attestata al 19%, grazie anche a un tax rate del 26%, in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2019 (31%) per il beneficio 2020 derivante dal consolidamento di Equita K Finance a partire dal 14 luglio 2020.

 

Patrimonio Netto Consolidato

Il Patrimonio Netto Consolidato al 30 settembre 2020 è pari a Euro 81,4 milioni, superiore al Patrimonio Netto Consolidato al 31 dicembre 2019 (Euro 80,1 milioni) nonostante il pagamento di Euro 8,6 milioni di dividendi a giugno 2020. Il Return on Tangible Equity consolidato[9] si è attestato al 27% mentre il Total Capital Ratio consolidato si è attestato al 19%, ampiamente al di sopra dei limiti prudenziali.

 

Outlook 2020

Per il quarto trimestre 2020 il management di Equita si attende risultati positivi – pur in un contesto dove i volumi di attività sul mercato e i corsi azionari risultano in rallentamento, anche a causa della pandemia in atto – che beneficeranno del consolidamento di Equita K Finance e delle commissioni di gestione connesse al nuovo fondo Equita Private Debt Fund II.

Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione del risultato già conseguito nei primi nove mesi, di quello atteso per il quarto trimestre e degli utili non distribuiti negli ultimi tre anni (pari a circa Euro 3,9 milioni), conferma dunque – in assenza di eventi particolarmente negativi per il mercato – la propria intenzione di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo compreso tra Euro 0,18 ed Euro 0,20 per azione, in linea con quanto annunciato a settembre 2020. Tale dividendo rappresenta, ad oggi, un dividend yield superiore all’8%.2

 

Massimo Ferrari lascia l'incarico di Consigliere Indipendente ed entra nell'Advisory Board del Gruppo

Nell’adunanza consiliare tenutasi in data odierna, il Consiglio di Amministrazione della Società ha preso atto delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Indipendente Massimo Ferrari. Le dimissioni avranno efficacia il prossimo 15 novembre 2020, data in cui il dott. Ferrari decadrà altresì dalla carica di membro del Comitato Controllo e Rischi.

Il dott. Ferrari, a causa dell’intensificarsi di propri impegni lavorativi e professionali, ha ritenuto opportuno presentare le dimissioni dalla carica di Consigliere Indipendente. Il dottor Ferrari rimarrà comunque vicino al Gruppo entrando a far parte dell’Advisory Board e continuerà a dare quindi il suo valido contributo al management di Equita, facilitando così il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano strategico 2020-2022. Alla data odierna il dott. Ferrari detiene 69.000 azioni della Società.

Il Consiglio di Amministrazione della Società procederà a cooptare il nuovo Consigliere Indipendente nel corso della prossima riunione consiliare prevista a dicembre 2020. A tal riguardo, si segnala che è intenzione del Consiglio di Amministrazione proporre per la cooptazione del nuovo Consigliere Indipendente il dott. Marzio Perrelli, primo candidato della lista presentata da alcuni azionisti di minoranza e risultata come la terza più votata dall’Assemblea degli Azionisti lo scorso 7 maggio 2020 (in sede di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione con voto di lista). [10]

La Società intende infatti – da una parte – mantenere un numero di Consiglieri Indipendenti pari a quattro e – dall’altra – venire incontro alle volontà espresse dagli azionisti di minoranza che avevano presentato in sede di Assemblea le loro liste di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione con voto di lista.  Nominando un Consigliere Indipendente anche dalla terza lista di candidati più votata (o seconda lista di minoranza più votata), si conferma ancora una volta l’approccio market-friendly che da sempre contraddistingue Equita.

Il dott. Marzio Perrelli, banchiere e oggi Executive Vice President in Sky Italia, dal 2008 al 2018 è stato Amministratore Delegato per HSBC Italia. Oltre a tale carica, dal 2004 è stato anche responsabile dell’area Global Banking e Markets nella quale rientrano una serie di attività tra cui Fixed Income, Derivati, Equity e Equity Capital Markets, M&A e Advisory. In precedenza, dal 1993 al 2004, Il dott. Marzio Perrelli ha ricoperto in Goldman Sachs incarichi di rilievo nel Regno Unito e dal 2001 in Italia, come Amministratore Delegato della branch.

Andrea Vismara, Amministratore Delegato di Equita, ha concluso: “A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, ringraziamo Massimo Ferrari per il prezioso contributo con il quale ha supportato il Gruppo sin dalla quotazione e siamo felici rimanga vicino a Equita con un ruolo nell’Advisory Board. Siamo anche contenti di accogliere un secondo Consigliere Indipendente che sia espressione della volontà degli azionisti di minoranza. Marzio Perrelli, che vanta una pluriennale esperienza nel mondo dell’investment banking, porterà all’interno del Consiglio di Amministrazione importanti competenze strategiche”.

 


[1] Fonte: ASSOSIM. Dati su azioni riferiti al Mercato Telematico Azionario (MTA). Dati su obbligazioni riferiti ai mercati DomesticMOT, EuroMOT ed ExtraMOT

[2] Elaborazione Equita su dati ASSOSIM

[3] I dati di Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale sono una rappresentazione gestionale del trading proprietario

[4] Il controvalore delle operazioni di Equity Capital Markets è risultato in crescita del 6% nei primi nove mesi dell’anno, passando da Euro 5,2 miliardi nel 2019 a Euro 5,5 miliardi nel 2020, ma il numero di operazioni – principalmente ABB – è risultato in netto calo, da 39 a 28 (-28%). Il controvalore delle operazioni di Debt Capital Markets – con specifico riferimento alle emissioni high yield e not rated da parte di emittenti corporate – si è attestato a Euro 2,6 miliardi nei primi nove mesi del 2020, in linea con l’anno precedente, e il numero di operazioni è rimasto comunque esiguo (6 nel 2019 e 7 nel 2020). L’M&A ha visto una riduzione sia nel numero di operazioni chiuse con successo (da 810 a 537, -34%) sia in termini di volumi (da Euro 35 miliardi nei primi nove mesi del 2019 a Euro 29 miliardi nei primi nove mesi del 2020, -19%). Fonte: Elaborazione Equita su dati Dealogic (Equity Capital Markets), Bondradar (Debt Capital Markets) e KPMG (M&A)

[6] Il first closing del fondo Equita Private Debt Fund II si è chiuso in data 14 settembre 2020

[7] Il Portafoglio Investimenti di Equita include le partecipazioni della Società nelle iniziative di Alternative Asset Management promosse, con il fine di allineare ulteriormente i propri interessi a quelli degli investitori

[8] Rapporto tra Totale Costi e Ricavi Netti Consolidati

[9] Calcolato escludendo dal Patrimonio Netto Tangibile l’Utile Netto in corso di formazione

[10] In sede di Assemblea degli Azionisti sono state presentate tre liste di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione. La lista di candidati più votata è risultata quella presentata da alcuni azionisti di maggioranza e da questa sono stati nominati sei amministratori. Dalla seconda lista più votata, presentata da alcuni azionisti di minoranza, è stato invece nominato il settimo amministratore. Dalla terza lista più votata, presentata anch’essa da alcuni azionisti di minoranza, nessun candidato è stato scelto.