Risultati Finanziari e Assemblea (IR)
EQUITA chiude il 2024 con €79 milioni di Ricavi Netti e €14 milioni di Utile Netto
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Proposta di dividendo di €0,35 per azione, in linea con l’esercizio precedente e rappresentativo di un dividend yield superiore all’8%
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Superati gli obiettivi di remunerazione degli azionisti con la distribuzione di €51 milioni di dividendi nel triennio 2022-2024
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Primi mesi del 2025 in crescita su tutte le aree di business
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Aggiornamento su partnership CAP Advisory, modifiche alla struttura organizzativa del Gruppo, rinnovo del Patto Parasociale tra manager e allocazione del capitale
Milano, 25 marzo 2025 - Andrea Vismara, Amministratore Delegato di EQUITA, ha commentato: “Il 2024 ci ha visto registrare Ricavi Netti superiori a €79 milioni e un Utile Netto di €14 milioni. A ciò si aggiunge la forte redditività del capitale con un ROTE del 22% e un livello di patrimonializzazione ampiamente superiore al requisito minimo”.
“A causa di numerosi fattori, il 2024 è stato un anno di transizione. Abbiamo continuato ad investire e le evidenze sulla prima parte del nuovo anno sono molto positive. Questo ci porta a proporre all’Assemblea un dividendo di €0,35 per azione, superando così l’obiettivo di remunerazione degli azionisti con più di €51 milioni di dividendi distribuiti nel triennio 2022-2024”.
“I primi mesi del 2025 vedono livelli interessanti di operatività da parte degli investitori, un buon coinvolgimento dell’Investment Banking su tutti i fronti ed il contributo del lancio dei nuovi fondi illiquidi di Alternative Asset Management. Sono tutti segnali incoraggianti che rafforzano la visibilità sulla nostra traiettoria di crescita futura e confermano come il Gruppo sia ben posizionato per beneficiare di un miglioramento del contesto di mercato”.
“Il nuovo patto parasociale EQUITA vedrà coinvolti 38 manager e azionisti e andrà a rafforzare ulteriormente la partnership tra professionisti. A questo si aggiungono le modifiche alla struttura organizzativa del Gruppo con la nomina di due Co-Direttori Generali e una nuova governance per EQUITA Capital SGR”.
“In ottica market-friendly, abbiamo deciso di limitare l’effetto diluitivo dei piani di incentivazione previsti dalla normativa allocando una parte del capitale a piani di buyback”.
Il Consiglio di amministrazione di EQUITA Group S.p.A. (di seguito la “Società” e, insieme alle sue controllate, “EQUITA” o il “Gruppo”) ha approvato in data odierna il progetto di bilancio della Società ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.
Ricavi Netti Consolidati
Nel 2024 il Gruppo ha registrato Ricavi Netti per €79,4 milioni (€87,5 milioni nel 2023) e ricavi derivanti da attività con i clienti superiori a €71,5 milioni (€76,6 milioni nel 2023).[1]
L’area del Global Markets, che include le linee di business Sales & Trading, Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale, ha registrato ricavi pari a €40,6 milioni nel 2024 (€40,9 milioni nel 2023, -1%). I ricavi derivanti da attività connesse ai clienti hanno invece raggiunto €34,4 milioni (€33,5 milioni nel 2023, +3%).
Nel 2024 EQUITA si è nuovamente distinta come il principale intermediario indipendente in Italia registrando importanti quote di mercato in tutti i segmenti rilevanti (Euronext Milan: 8,2%; Euronext Growth Milan: 7,2%; mercato obbligazionario: 5,8%; opzioni su azioni: 10,8%)[2] e posizionandosi come primo broker nelle classifiche “Italy – Trading & Execution” dei sondaggi di Institutional Investor – Extel, oltre a confermarsi tra le migliori investment bank per le attività di sales e corporate access.
I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti da €19,5 milioni nel 2023 a €20,9 milioni nel 2024 (+7%), guidati dalla volatilità sui titoli a maggiore capitalizzazione come titoli bancari e blue chips, che hanno contribuito ad incrementare i flussi di intermediazione istituzionale e retail rispetto all’anno precedente e che hanno più che compensato la ridotta operatività degli investitori sui titoli mid-small caps, ancora influenzati da multipli di mercato compressi. Le attività di Client Driven Trading & Market Making [3] hanno contribuito con €13,5 milioni di Ricavi Netti nel 2024 (€13,9 milioni nel 2023, -3%) e hanno visto buoni livelli di attività dei clienti sui titoli azionari italiani ed esteri, compensando così parzialmente la normalizzazione dell’operatività sui titoli obbligazionari e sui derivati, soprattutto nell’ultima parte dell’anno. Il Trading Direzionale ha registrato un altro anno particolarmente positivo, con Ricavi Netti superiori alla media di lungo periodo e pari a €6,3 milioni nel 2024 (€7,4 milioni nel 2023) di cui circa €0,6 milioni derivanti da un portafoglio obbligazionario immobilizzato held-to-collect. Tale portafoglio era stato costruito nel 2022 per sfruttare le opportunità presentatesi sul mercato dei bond. Si segnala che tra maggio e luglio 2024 parte delle obbligazioni in portafoglio sono state rimborsate.
Nel 4Q’24 il Global Markets ha registrato Ricavi Netti pari a €10,7 milioni (€11,9 milioni in 4Q’23, -10%). La performance è stata guidata dalla crescita del Sales & Trading e dal risultato del Trading Direzionale pressoché in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, e ha visto una normalizzazione dei volumi di trading legati alle attività di Client-Driven & Market Making su derivati ed obbligazioni.
L’area dell’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €30,1 milioni (€36,3 milioni nel 2023, -17%), principalmente guidati dalla crescita delle attività di M&A e dal contributo pressoché in linea con l’anno precedente delle attività di Debt Capital Markets. Guardando ai dati di mercato, l’Italia ha visto una significativa ripresa dei valori di acquisizioni e fusioni (€73 miliardi nel 2024 vs €38 miliardi nel 2023, +91%; fonte: KPMG) guidati dal ritorno di deal di dimensioni rilevanti, a cui si aggiunge la graduale ripresa del numero complessivo di operazioni (1.369 operazioni nel 2024 vs 1.272 nel 2023, +8%; fonte KPMG), rimaste pressoché invariate anno su anno sino ai primi nove del 2024 ma che hanno poi visto nel quarto trimestre un’importante accelerazione. Sul fronte del debito, le emissioni obbligazionarie corporate sono risultate in crescita, sia in termini di numero di operazioni (da 54 nel 2023 a 78 nel 2024, +44%) che in termini di valore (da €31,1 miliardi nel 2023 a €45,4 miliardi nel 2024, +46%; fonte: elaborazioni EQUITA su dati BondRadar). Guardando ai dati sulle emissioni azionarie, invece, il 2024 ha confermato un contesto particolarmente sfidante, che nonostante l’aumento del numero delle operazioni di Equity Capital Markets (da 59 nel 2023 a 63 nel 2024, +7%) e dei valori complessivi (da €6,5 miliardi nel 2023 a €8,7 miliardi nel 2024, +34%; fonte: elaborazioni EQUITA su dati Dealogic), ha visto una sola IPO sul mercato regolamentato e una forte concentrazione di operazioni back-stopped di accelerated bookbuilding.
Nel corso del 2024 il team ha completato più di 50 operazioni, per un valore complessivo superiore a €10 miliardi.
Nel 4Q’24 l’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €10,3 milioni (€12,3 milioni in 4Q’23, -16%), guidati dal contributo delle attività di M&A. La performance anno su anno del trimestre ha risentito del confronto con il 2023, che aveva visto un contributo significativo delle attività di Capital Markets per effetto delle numerose operazioni chiuse nell’ultima parte dell’anno (1 IPO e 4 collocamenti obbligazionari nel 4Q’23 vs nessuna IPO e 2 collocamenti obbligazionari nel 4Q’24).
Con riferimento alle attività di Investment Banking si segnala che il risultato del 2024 non include il contributo di alcuni importanti mandati di M&A relativi ad operazioni annunciate nell’anno ma il cui perfezionamento è atteso nel 2025.
L’area dell’Alternative Asset Management ha registrato Ricavi Netti pari a €8,7 milioni nel 2024 (€10,4 milioni nel 2023, -16%; +2% se si escludono gli impatti derivanti dalla plusvalenza registrata in 4Q’23 e 1Q’24 a seguito dell’acquisto di una quota aggiuntiva di EPD da parte della Società, avvenuta a sconto rispetto al NAV). Tale risultato include il riconoscimento di circa €0,8 milioni di performance fees (nessun contributo nel 2023). Le masse in gestione (AuM) al 31 dicembre 2024 erano pari a €1.027 milioni (€891 milioni al 31 dicembre 2023 e €922 milioni al 31 dicembre 2022) e gli asset illiquidi proprietari – a maggiore marginalità – rappresentavano il 60% degli AuM. Tale dato risulta in crescita rispetto ai trimestri precedenti grazie alle prime fasi di raccolta dei nuovi prodotti EQUITA Green Impact Fund (“EGIF”, €140 milioni al 31 dicembre 2024) ed EQUITA Private Debt Fund III (“EPD III”, €109 milioni al 31 dicembre 2024). Con riferimento ai fondi EGIF ed EPD III, questi vedono oggi circa €44 milioni aggiuntivi derivanti da closing successivi al 31 dicembre 2024 o commitment già firmati da parte di primari investitori istituzionali, e continueranno la loro raccolta nel corso del 2025.
I ricavi connessi alle attività di gestione (liquid strategies, private debt, private equity e renewable infrastructures – performance fees escluse) sono risultati in crescita da €6,8 milioni nel 2023 a €7,0 milioni nel 2024 (+2%) per effetto della raccolta dei nuovi fondi illiquidi nella seconda metà dell’anno, ed includendo le performance fees i ricavi sono cresciuti da €6,8 milioni a €7,8 milioni (+15%). Questi hanno più che compensato la riduzione delle management fees su EQUITA Private Debt Fund (“EPD”) – così come previsto da regolamento, visto l’avvicinarsi della data di scadenza del fondo – e la chiusura anticipata di Euromobiliare Equity Selected Dividends in seguito al cambio di strategia del delegante Euromobiliare e all’internalizzazione di tale gestione.
Il Portafoglio Investimenti del Gruppo[4], pari a circa €15 milioni al 31 dicembre 2024 (€16 milioni al 31 dicembre 2023 e €10 milioni al 31 dicembre 2022), ha contribuito ai risultati consolidati per €0,9 milioni (€3,5 milioni nel 2023). La performance anno su anno è influenzata dalla plusvalenza registrata in seguito all’acquisto di una quota aggiuntiva di EPD da parte della Società e avvenuta a sconto rispetto al NAV (€2,2 milioni in 4Q’23, €0,4 milioni in 1Q’24). A questo si aggiunge l’impatto derivante dalla svalutazione di un investimento in portafoglio (circa €1 milione nel corso del 2024). Escludendo gli effetti di tali voci, il risultato del Portafoglio Investimenti sarebbe stato di €1,5 milioni (€1,3 milioni nel 2023).
Si segnala che nel 2024, il team di private debt ha confermato il suo forte posizionamento classificandosi al primo posto nella categoria “Europe Direct Lender Subordinated” e nelle prime posizioni nelle categorie “Southern Europe Direct Lender” e “Italy Direct Lender” (fonte: Debtwire, FY’24).
Nel 4Q’24 l’Alternative Asset Management ha registrato Ricavi Netti pari a €2,7 milioni (€3,8 milioni in 4Q’23, -30%). I ricavi connessi alle attività di gestione (performance fees escluse) sono cresciuti del 57% (da €1,5 milioni in 4Q’23 a €2,4 milioni in 4Q’24) sia per effetto della raccolta di nuovi prodotti illiquidi anno su anno che per l’effetto di fee di equalizzazione registrate in seguito ai successivi closing di EPD III e EGIF avvenuti nell’ultima parte del 2024.
Team di Ricerca ha continuato a supportare attivamente le altre aree di business del Gruppo e a fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su oltre 150 società tra emittenti italiane (≈96% della capitalizzazione del mercato) ed estere, oltre che su diverse emittenti obbligazionarie. Il team, inoltre, è stato premiato nel corso del 2024 come miglior team di ricerca in Italia sulle small e mid-caps nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.
Conto Economico Consolidato Riclassificato
Le Spese per il Personale[5],[6] sono passate da €41,9 milioni nel 2023 a €38,5 milioni nel 2024 (-8%), in linea con il trend dei Ricavi Netti Consolidati. Il numero dei professionisti del Gruppo si è attestato a 194 al 31 dicembre 2024 (195 al 31 dicembre 2023 e al 188 al 31 dicembre 2022). Il Compensation/Revenues ratio normalizzato si è attestato al 48,7% (49,5% nel 2023)[7]. La voce Altre spese operative è risultata in calo del 3% rispetto all’anno precedente, da €21,5 milioni a €20,7 milioni, grazie a minori costi non ricorrenti (circa €0,8 milioni registrati nel 2Q’23 e prevalentemente legati alle attività di comunicazione e marketing per il 50° anniversario del Gruppo). Tra le spese operative, la voce di Information Technology è aumentata del 4% (€6,5 milioni nel 2024, €6,3 milioni nel 2023) per effetto di una maggiore operatività di post trading a cui risultano connessi costi di infoproviding variabili. I costi di trading[8] sono invece risultati pressocché in linea con l’anno precedente (€3,2 milioni nel 2024, €3,1 milioni nel 2023, +2%) nonostante la crescita dei volumi di intermediazione del Global Markets, grazie ad alcune iniziative volte ad efficientare l’operatività sul segmento azionario. Il Cost/Income ratio[9] si è attestato al 74,6% (72,4% nel 2023, 71,5% escludendo le voci di costo non ricorrenti).
Il Risultato Consolidato Ante Imposte si è attestato a €20,2 milioni (€24,2 milioni nel 2023, -16%) mentre l’Utile Netto Consolidato ha raggiunto €14,0 milioni (€16,1 milioni nel 2023, -13%), con una marginalità del 18%, in linea con l’anno precedente. L’Utile Netto Adjusted, che esclude le voci non ricorrenti al netto del relativo effetto fiscale e gli impatti dei piani di incentivazione di lungo termine rivolti all’Alta Dirigenza (“LTIP”), è pari a €14,0 milioni (€16,9 milioni nel 2023, -17%). Se si guarda al 4Q’24, l’Utile Netto Consolidato si è attestato a €4,2 milioni (€6,3 milioni in 4Q’23).
Patrimonio Netto Consolidato
Al 31 dicembre 2024, il Patrimonio Netto Consolidato era pari a €105,0 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) era superiore al 22%. Il livello di patrimonializzazione di Gruppo si conferma ampiamente al di sopra dei requisiti minimi di base, con un IFR ratio pari a circa 3,7x (3,6x al 31 dicembre 2023)[10], così come definito dal Regolamento UE 2033/2019 (IFR).
Bilancio d’esercizio della capogruppo EQUITA Group S.p.A.
In data odierna il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio della capogruppo EQUITA Group S.p.A.. Durante l’esercizio 2024 la Società ha registrato un Margine di Intermediazione di €20,6 milioni, Costi Operativi di €4,0 milioni e un Utile Netto di €17,0 milioni
Evoluzione prevedibile sulla gestione
Una serie di fattori esogeni come l’assenza di IPO di dimensioni rilevanti sul mercato regolamentato, il difficile contesto in cui si sono svolte le attività di fundraising di nuovi prodotti illiquidi, il continuo calo della liquidità su titoli mid-small caps (che a sua volta ha ulteriormente compresso i multipli di mercato e quindi le valutazioni) e lo spostamento al 2025 di alcune importanti operazioni di M&A completate dal team EQUITA (il cui perfezionamento è però soggetto ad approvazione delle autorità competenti) hanno reso il 2024 un anno di transizione.
Tuttavia, durante l’anno EQUITA ha completato una serie di iniziative strategiche quali l’acquisto del restante 30% di EQUITA K Finance (oggi EQUITA Mid Cap Advisory), l’accordo per acquisire il 70% di CAP Advisory e rafforzare le attività di debt advisory e corporate finance, e il lancio di due nuovi fondi illiquidi proprietari che hanno raccolto con successo circa €250 milioni. Questi investimenti ed iniziative pongono le premesse per un 2025 positivo, supportato anche dalle iniziative istituzionali in atto (sia a livello italiano che europeo) volte a migliorare ulteriormente il contesto.
Gli effetti positivi degli investimenti completati da EQUITA nel corso degli ultimi anni si vedono già dai primi mesi dell’anno, con un primo trimestre 2025 che dovrebbe vedere una crescita di tutte le aree di business e un risultato tra i migliori dalla quotazione in termini di Ricavi Netti e Utile Netto Consolidato. I dati ad oggi confermano un buon livello di operazioni di M&A sul mercato italiano – sia completate sia annunciate – con il coinvolgimento dei team di advisory di EQUITA su diversi mandati, una buona pipeline di operazioni di capital markets che contribuirà ai risultati del Gruppo dei prossimi mesi, una volatilità sostenuta sui titoli azionari del mercato Euronext Milan (+22% YTD a febbraio 2025 rispetto all’anno precedente; fonte: AMF Italia), a beneficio dei volumi complessivi intermediati dalla sala operativa e nonostante restino limitati i livelli di operatività sulle mid & small caps. A questo si aggiungono i benefici del consolidamento delle asset management fees derivanti dai nuovi fondi EPD III ed EGIF lanciati nella seconda metà del 2024.
Proposta di destinazione dell'Utile Netto e Dividendo
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti l’approvazione del bilancio d’esercizio 2024 e la distribuzione di un dividendo pari a €0,35 per azione. Tale proposta risulta in linea con quanto distribuito per l’esercizio 2023 e rappresenta un payout del 125% circa sull’Utile Netto 2024 e un dividend yield superiore all’8% ai prezzi correnti. Tale payout prevede la distribuzione di una sola parte degli utili realizzati negli esercizi precedenti e accantonati dall’IPO con l’intento di offrire una maggiore stabilità ai dividendi futuri.
Il dividendo verrà corrisposto con la seguente modalità:
- Prima tranche – €0,20 per azione (cedola n. 12) derivante da distribuzione di utili – data di pagamento 21 maggio 2025 (payment date), data di stacco cedola 19 maggio 2025 (ex-dividend date) e data di legittimazione al pagamento 20 maggio 2025 (record date);
- Seconda tranche – €0,15 per azione (cedola n. 13) derivante da distribuzione di utili – data di pagamento 19 novembre 2025 (payment date), data di stacco cedola 17 novembre 2025 (ex-dividend date) e data di legittimazione al pagamento 18 novembre 2025 (record date).
La decisione di suddividere il pagamento del dividendo in due tranche è volta ad offrire agli azionisti un flusso di cassa distribuito nel tempo invece che concentrato in un solo momento dell’anno e dare maggiore stabilità al corso azionario del titolo EQUITA.
Informativa sulla partnership tra EQUITA e CAP Advisory
Con riferimento agli accordi vincolanti siglati in data 18 dicembre 2024 tra EQUITA e i soci di CAP Advisory per rafforzare le attività del Gruppo nel mondo del debt advisory e del corporate finance, si segnala che in data 7 gennaio 2025 sono scaduti i termini entro cui Banca d’Italia avrebbe potuto negare l’autorizzazione. Il corrispettivo pattuito – determinato sulla base di un price-to-earnings pari a 9x e applicabile all’Utile Netto Adjusted medio del triennio 2022-2024 – si stima essere circa €5,5 milioni per una quota di maggioranza del 70% di CAP Advisory e verrà corrisposto 2/3 cash e 1/3 in azioni proprie, per una valutazione implicita della target di circa €8 milioni per il 100%. Il closing è atteso entro il 30 giugno 2025 e i risultati del Gruppo beneficeranno del consolidamento di CAP Advisory su base 12 mesi.
Modifiche alla struttura organizzativa
La Società comunica che in data odierna il Consiglio di Amministrazione ha deliberato alcune modifiche al proprio modello organizzativo, con l’obiettivo di proseguire il percorso di rafforzamento della struttura di governo societario del Gruppo iniziata lo scorso anno, supportando così la strategia di diversificazione e crescita di EQUITA nel lungo periodo.
Più in dettaglio, il Consiglio di Amministrazione della Società ha nominato Luigi De Bellis e Simone Riviera, già Vice Direttori Generali della controllata EQUITA SIM, Co-Direttori Generali di EQUITA Group. De Bellis e Riviera, che avranno deleghe su tutto il Gruppo, riporteranno ad Andrea Vismara, Amministratore Delegato della Società. Si segnala che gli stessi erano stati nominati Co-Direttori Generali della controllata EQUITA SIM in data 20 marzo 2025 e che i rispettivi Consigli di Amministrazione di EQUITA SIM ed EQUITA Group hanno verificato i requisiti di cui all’articolo 13 del D. Lgs. 58/1998 (“TUF”) e l’insussistenza di situazioni di incompatibilità, così come richiesto dalla normativa applicabile. Alla data odierna, Luigi de Bellis e Simone Riviera detengono rispettivamente 530.038 e 309.020 azioni della Società.
Inoltre, in data 20 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione di EQUITA Capital SGR ha riferito che alla prossima assemblea verrà proposta una modifica della governance che vedrà Paolo Pendenza, già Vice Direttore Generale della società di gestione del risparmio, assumere il ruolo di Amministratore Delegato, Matteo Ghilotti passare a Vice Presidente Esecutivo e Stefano Lustig assumere la carica di Presidente Non Esecutivo.
Allocazione del capitale e rinnovo del Patto Parasociale
In considerazione del fatto che la normativa applicabile rende obbligatorio per la Società remunerare il management del Gruppo con strumenti finanziari – nonostante i manager abbiano già interessi fortemente allineati e già rappresentino il primo azionista[11] – la Società comunica la volontà di adottare una politica di allocazione del capitale che riduca l’effetto diluitivo derivante dall’applicazione di tali piani di incentivazione obbligatori.
Più in dettaglio, la Società allocherà parte del capitale a disposizione per riacquistare tali strumenti diluitivi, sia sul mercato sia dai beneficiari di tali azioni, così come previsto dalla normativa applicabile in tema di piani di incentivazione, perseguendo una strategia totalmente market-friendly. A questo proposito, il piano di buyback che verrà proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti verrà dunque eseguito con questa ottica, in misura pari al numero di azioni messe in circolazione per i piani di incentivazione. Sono esclusi dal piano di buyback eventuali emissioni di azioni derivanti da operazioni di M&A per sostenere la crescita per linee esterne.
Con riferimento all’attuale Patto Parasociale EQUITA Group che vede coinvolti più di 30 firmatari, si segnala che tale partnership tra manager e azionisti sarà rinnovata con nuovi accordi che andranno a sostituire quelli vigenti in scadenza il prossimo 31 marzo 2025. Il nuovo Patto Parasociale – in fase di firma ed in vigore dal 1° aprile 2025 – verrà esteso ad altri manager e rappresenterà il 36% circa del capitale sociale di EQUITA ed il 48% dei diritti di voto esercitabili in assemblea alla data odierna.
Altre tematiche di corporate governance
Il Consiglio di Amministrazione ha accertato in data 20 febbraio 2025 la permanenza dei requisiti di composizione dell’organo nella sua collegialità e dei requisiti d’indipendenza in capo ai consiglieri Silvia Demartini, Matteo Bruno Lunelli e Michela Zeme ai sensi dell’art. 148 del Testo Unico della Finanza e dell’art. 2, Raccomandazione 7, del Codice di Corporate Governance, nonché degli ulteriori criteri stabili dal Consiglio di Amministrazione e formalizzati all’interno del Regolamento del Consiglio stesso.[12] La Società conferma dunque la composizione del Consiglio di Amministrazione con tre amministratori indipendenti su sette totali.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha inoltre preso atto che il Collegio Sindacale, in data 24 gennaio 2025, oltre ad aver completato il processo di autovalutazione, ha verificato la permanenza dei requisiti per la carica ed accertato l’indipendenza di ciascuno dei suoi componenti – anche in base ai criteri previsti dal Testo Unico della Finanza, dal Codice di Corporate Governance, nonché agli ulteriori criteri stabili dal Consiglio di Amministrazione nel proprio Regolamento per la valutazione di indipendenza degli amministratori indipendenti, analogamente applicabili anche ai membri del Collegio Sindacale.
Altre delibere significative del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha conferito mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato, in via disgiunta, di convocare l’Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2025.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, inter alia, di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti l’approvazione di nuovo piano di incentivazione basato su strumenti finanziari (“Piano EQUITA Group 2025-2027”) per ottemperare alla normativa applicabile e l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie riguardante un massimo di n. 1.000.000 azioni (pari a circa l’1,9% del capitale sociale della Società), previa revoca della precedente autorizzazione assembleare del 18 aprile 2024. All’Assemblea degli Azionisti verrà inoltre proposto di conferire un nuovo incarico al revisore legale EY S.p.A. per l’esame limitato della Rendicontazione di Sostenibilità predisposta nell’ambito della Direttiva 2022/2464/UE (“CSRD”) del Gruppo per gli esercizi 2025-2027. Per maggiori dettagli si prega di prendere visione della documentazione che sarà messa a disposizione del pubblico nei termini previsti dalla normativa applicabile.
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Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefania Milanesi, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
[1] Esclude i ricavi derivanti da attività non legate a business con i clienti come le attività di Trading Direzionale, gli impatti connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management ed eventuali performance fees.
[2] Dati riferiti all’intermediazione in conto terzi; fonte AMF Italia.
[3] I dati di Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale sono una rappresentazione gestionale del trading proprietario.
[4] Il Portafoglio Investimenti di EQUITA include le partecipazioni della Società nelle iniziative di Alternative Asset Management promosse, con il fine di allineare ulteriormente i propri interessi a quelli degli investitori.
[5] Esclude i compensi per il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, voci incluse nelle Altre spese operative.
[6] Esclude gli accantonamenti relativi ai piani di incentivazione di lungo termine per l’Alta Dirigenza (“LTIP”).
[7] Esclude i proventi di competenza degli azionisti (es. contributo portafoglio Held-to-Collect) che non concorrono alla remunerazione dei professionisti del Gruppo
[8] Voce direttamente connessa ai ricavi dell’area Global Markets.
[9] Rapporto tra Totale Costi e Ricavi Netti Consolidati.
[10] Dal 2024 il calcolo dell’IFR Ratio riflette gli ultimi adeguamenti normativi. Il dato comparativo 2023 è stato ricalcolato utilizzando la nuova metodologia.
[11] Riferimento al Patto Parasociale EQUITA Group che vede coinvolti più di 30 manager azionisti
[12] Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione sul Governo Societario che sarà pubblicata entro i termini di legge