Risultati Finanziari e Assemblea (IR)

EQUITA chiude i primi tre mesi del 2025 in crescita double-digit e registra il miglior 1Q dalla quotazione

  • Ricavi Netti a €23,4 milioni (+37% anno su anno) e Utile Netto a €4,7 milioni (+53% anno su anno), guidati dal contributo positivo di tutte le aree di business
  • Confermata la traiettoria di crescita del Gruppo grazie a un current trading positivo e al contributo atteso delle nuove iniziative

Milano, 14 maggio 2025 - Andrea Vismara, Amministratore Delegato di EQUITA, ha commentato: “Il primo trimestre del 2025 ha visto i Ricavi Netti e l’Utile Netto registrare una crescita a doppia cifra anno su anno (+37% e +53% rispettivamente). Questo set di risultati si conferma come il miglior primo trimestre dalla quotazione. Ciò che ci rende particolarmente soddisfatti è il significativo progresso di tutte le attività di business, che conferma il nostro posizionamento di principale investment bank indipendente in Italia”.

“I risultati raggiunti in questa prima parte del 2025 sono anche il frutto delle iniziative e degli investimenti completati nell’ultimo biennio. Grazie ad essi siamo riusciti a diversificare l’offerta rivolta a imprenditori, corporate, investitori ed istituzioni, e rafforzare l’organico del Gruppo con professionisti di alto livello e comprovata esperienza”.

Il Consiglio di amministrazione di EQUITA Group S.p.A. (di seguito la “Società” e, insieme alle sue controllate, “EQUITA” o il “Gruppo”) ha approvato in data odierna i risultati finanziari del Gruppo al 31 marzo 2025.

Ricavi Netti Consolidati

Il primo trimestre del 2025 ha visto i Ricavi Netti crescere del 37% (€23,4 milioni in 1Q’25 vs €17,1 milioni in 1Q’24) e i ricavi derivanti da attività con clienti aumentare del 19% (€17,7 milioni in 1Q’25 vs €15,0 milioni in 1Q’24).[1] Tali risultati si configurano come il miglior primo trimestre dalla quotazione, supportati dal contributo positivo di tutti i segmenti di business.

L’area del Global Markets, che include Sales & Trading, Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale, ha registrato ricavi in crescita del 55% (€15,7 milioni in 1Q’25 vs €10,1 milioni in 1Q’24) mentre i ricavi derivanti da attività connesse ai clienti hanno invece raggiunto €10,3 milioni (€9,2 milioni in 1Q’24, +11%). Nel corso dei primi mesi del 2025 la sala operativa di EQUITA ha continuato a distinguersi sul mercato confermandosi il principale broker indipendente in Italia, con quote di mercato significative in tutti i principali segmenti, dall’azionario all’obbligazionario, fino agli strumenti derivati (Euronext Milan: 8,9%; Euronext Growth Milan: 7,1%; mercato obbligazionario: 6,3%; opzioni su azioni: 4,0%)[2].

I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti da €5,7 milioni in 1Q’24 a €6,4 milioni in 1Q’25 (+12%), guidati dalla volatilità sui titoli a maggiore capitalizzazione come titoli bancari e blue chips, che hanno contribuito ad incrementare i flussi di intermediazione derivanti da investitori istituzionali e retail, confermando così il trend positivo osservato nel corso del 2024. Questo ha più che compensato il protrarsi di una ridotta operatività da parte degli investitori sui titoli mid-small caps. Le attività di Client Driven Trading & Market Making [3] hanno visto crescere i propri Ricavi Netti a €3,9 milioni (€3,6 milioni in 1Q24, +9%), grazie ai buoni livelli di operatività dei clienti sui titoli azionari italiani ed esteri, compensando così parzialmente la normalizzazione dei volumi sui titoli obbligazionari e sui derivati. Il Trading Direzionale, infine, ha contribuito ai risultati della divisione Global Markets con €5,4 milioni di ricavi (€0,9 milioni in 1Q’24), registrando il miglior risultato trimestrale di sempre dall’IPO.[4]

L’area dell’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €5,4 milioni, in crescita del 25% rispetto all’anno precedente (€4,3 milioni in 1Q’24) e guidati dal contributo delle attività di M&A e di Debt Capital Markets. Nei primi tre mesi del 2025, l’Italia ha visto il valore complessivo delle acquisizioni e delle fusioni annunciate pressoché in linea con l’anno precedente (€15,7 miliardi in 1Q’24 vs €15,3 miliardi in 1Q’25, -3%) mentre il numero di deal è diminuito (da 403 in 1Q’24 a 310 in 1Q’25, -23%), evidenziando una maggiore concentrazione su operazioni di medio-grandi dimensioni; è poi continuato il trend positivo osservato nei mesi precedenti sulle emissioni obbligazionarie corporate, con una crescita del numero di operazioni (da 19 in 1Q’24 a 24 in 1Q’25, +26%) e della raccolta (da €12,9 miliardi in 1Q’24 a €13,6 miliardi in 1Q’25, +5%). Le emissioni azionarie hanno invece confermato nuovamente la presenza di un contesto sfidante, a causa della continua volatilità sui mercati. Il dato relativo all’aumento dei valori delle emissioni (da €2,1 miliardi in 1Q’24 a €4,5 miliardi in 1Q’25) è stato infatti influenzato dal contributo di una singola operazione di accelerated bookbuilding del valore di circa €3 miliardi. Normalizzando per questa operazione, i volumi sul mercato italiano sono risultati in calo (-29%), così come il numero di operazioni (-47%, da 15 in 1Q’24 a 8 in 1Q’25, e nessuna IPO sul mercato regolamentato).[5]

Nel corso del primo trimestre del 2025 il team di Investment Banking ha completato con successo diversi mandati di elevato profilo assistendo, inter alia, Cairo Communication come advisor finanziario ed intermediario incaricato nell'ambito dell’offerta pubblica di acquisto su azioni Cairo Communication, Newlat Food come sole global coordinator e bookrunner nell’accelerated bookbuilding da €36 milioni su azioni della società e come placement agent nel collocamento obbligazionario senior unsecured da €350 milioni, doValue come joint bookrunner nel collocamento obbligazionario senior secured da €300 milioni, F2i come advisor nella cessione del 40% di Iren Acqua ad Ireti, AMCO come advisor nell’acquisizione dell’80% del Gruppo Exacta, MAIRE come advisor nell’accordo con Azzurra Capital per l’ingresso di quest’ultima nel capitale di NEXTCHEM ed ISEM Packaging Group come advisor nell’acquisizione di EGISA.

Il team, inoltre, è oggi coinvolto in diverse operazioni al fianco di primarie istituzioni finanziarie e assiste, inter alia, UniCredit come advisor finanziario ed intermediario incaricato nell'ambito dell’offerta pubblica di scambio su azioni Banco BPM, Mediobanca come advisor finanziario nell'ambito dell’offerta pubblica di scambio su azioni Banca Generali, BPER come intermediario incaricato nell'ambito dell’offerta pubblica di scambio su azioni Banca Popolare di Sondrio e Banca Ifis come advisor finanziario ed intermediario incaricato nell'ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio su azioni Illimity Bank.

Con riferimento alle attività di Investment Banking si segnala che il risultato del primo trimestre del 2025 non include il contributo di alcuni importanti mandati di M&A relativi ad operazioni annunciate nel corso del 2024, il cui perfezionamento è atteso nel 2Q’25.

L’area dell’Alternative Asset Management ha registrato Ricavi Netti pari a €2,3 milioni in 1Q’25 (-13% rispetto ai €2,7 milioni di 1Q’24; +2% se si escludono gli impatti derivanti dalla plusvalenza registrata in 1Q’24 per l’acquisto di una quota aggiuntiva di EPD da parte della Società, avvenuta a sconto rispetto al NAV). I ricavi connessi alle attività di gestione (liquid strategies, private debt, private equity e renewable infrastructures) sono cresciuti del 44% anno su anno (€1,4 milioni in 1Q’24, €2,1 milioni in 1Q’25) per effetto del lancio e conseguente raccolta di nuovi fondi illiquidi nella seconda parte del 2024.

Le masse in gestione (AuM) al 31 marzo 2025 erano pari a circa €1 miliardo e gli asset illiquidi proprietari – a maggiore marginalità – rappresentavano il 65% delle masse complessive.[6] Si segnala che gli AuM al 31 marzo 2025 risultano in crescita rispetto al dato dell’anno precedente (€889 milioni al 31 marzo 2024) per effetto della raccolta di due nuovi prodotti illiquidi – EQUITA Green Impact Fund (EGIF, €140 milioni di masse al 31 marzo 2025) ed EQUITA Private Debt Fund III (EPD III, €131 milioni di masse al 31 marzo 2025) – in grado di più che compensare i minori AuM sulla parte liquida dovuti al rimborso anticipato del fondo Euromobiliare Equity Selected Dividend e la naturale scadenza del fondo Euromobiliare Mid Small Caps.[7] Con riferimento ai fondi EGIF ed EPD III, questi continueranno la loro raccolta nel corso del 2025.

Il Portafoglio Investimenti del Gruppo[8], pari a circa €14 milioni al 31 marzo 2025 (€15 milioni al 31 dicembre 2024 e €18 milioni al 31 marzo 2024), ha contribuito ai risultati consolidati per €0,2 milioni (€1,2 milioni in 1Q’24). La performance anno su anno è influenzata i) dalla plusvalenza registrata in seguito all’acquisto a sconto rispetto al NAV di una quota aggiuntiva di EPD da parte della Società (€0,4 milioni in 1Q’24) e ii) dal minor contributo di EPD sui risultati del Portafoglio Investimenti essendo lo stesso fondo in fase di disinvestimento per l’avvicinarsi della naturale scadenza.

Il Team di Ricerca - che si posiziona ai vertici delle classifiche nei sondaggi Extel per qualità della ricerca su emittenti small e mid-caps – ha continuato a supportare attivamente le altre aree di business del Gruppo e a fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su circa 150 società tra emittenti italiane (≈95% della capitalizzazione del mercato) ed estere, oltre che su diverse emittenti obbligazionarie.

Conto Economico Consolidato Riclassificato

Le Spese per il Personale[9] sono passate da €8,0 milioni in 1Q’24 a €11,4 milioni in 1Q’25 (+42%), seguendo così il trend di crescita dei Ricavi Netti Consolidati. Il numero dei professionisti del Gruppo ha raggiunto quota 199 risorse al 31 marzo 2025 (194 al 31 dicembre 2024 e 193 al 31 marzo 2024) e il Compensation / Revenues ratio normalizzato si è attestato al 49,1% (48,6% in 1Q’24)[10]. La voce Altre spese operative è cresciuta dell’8% rispetto all’anno precedente, da €4,9 milioni a €5,3 milioni. Più in dettaglio, la voce di Information Technology è aumentata del 5% (€1,6 milioni in 1Q’24 vs €1,7 milioni in 1Q’25) per effetto di una maggiore operatività di post trading a cui sono connessi costi di infoproviding variabili. I costi di trading[11] sono invece risultati pressocché in linea rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€0,9 milioni in 1Q’25 e in 1Q’24, +2%) nonostante la crescita dei volumi di intermediazione del Global Markets, grazie ad alcune iniziative volte ad efficientare ulteriormente l’operatività sul segmento azionario. La voce Altro è invece aumentata a €2,7 milioni (da €2,4 milioni in 1Q’24, +13%), guidata principalmente da voci di costo strettamente legate alla crescita del business (consulenze in ambito investment banking, placement agent fees per la raccolta dei fondi illiquidi, ecc). Il Cost/Income ratio[12] si è attestato al 71,6%, in significativo calo rispetto al dato registrato in 1Q’24 (75,7%) per l’effetto positivo della leva operativa del business e per la performance del Trading Direzionale.

Il Risultato Consolidato Ante Imposte è aumentato a €6,7 milioni (€4,2 milioni in 1Q’24, +60%) mentre l’Utile Netto Consolidato è cresciuto a €4,7 milioni (€3,1 milioni in 1Q’24, +53%), raggiungendo una marginalità del 20% (18% in 1Q’24).

Come per i Ricavi Netti, i primi tre mesi del 2025 confermano l’ottimo livello di redditività del Gruppo, con un risultato che in termini di Utile Netto si configura come il miglior primo trimestre dall’IPO.

Patrimonio Netto Consolidato

Al 31 marzo 2025, il Patrimonio Netto Consolidato è pari a €109,8 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) si conferma superiore al 22% (21% al 31 marzo 2024). Il livello di patrimonializzazione di Gruppo risulta ampiamente superiore ai requisiti minimi di base, con un IFR ratio pari a 3,7x (in linea con il dato al 31 dicembre 2024 e superiore al 3,6x al 31 marzo 2024), così come definito dal Regolamento UE 2033/2019 (IFR).

Outlook sul primo semestre 2025

In continuità con quanto osservato nel primo trimestre del 2025, alla data del presente comunicato il Gruppo continua a registrare una performance particolarmente positiva grazie al progresso di tutte le aree di business anno su anno. Questo conferma la traiettoria di crescita prospettata per il primo semestre 2025 nonché per l’intero esercizio, che vedranno i risultati del Gruppo beneficiare del consolidamento della neoacquisita EQUITA Debt Advisory (già CAP Advisory) su base 12 mesi, delle commissioni di gestione e relative equalization fees connesse alla raccolta di nuove masse sui fondi EPD III ed EGIF, oltre che dell’ottima pipeline di investment banking che coinvolge tutti i team della divisione.

Altre delibere del Consiglio di Amministrazione

Con riferimento al piano di incentivazione denominato “Piano EQUITA Group 2022-2025 basato su Phantom Shares” (il “Piano”), la Società comunica che lo scorso 31 marzo 2025 si sono verificate le condizioni per il raggiungimento del target minimo di total shareholder return previsto dal Piano stesso (TSR pari ad almeno il 40%; periodo oggetto di osservazione 18 marzo 2022 – 31 marzo 2025).

Sulla base del ritorno per gli azionisti raggiunto e dei target individuali definiti per ciascun beneficiario, in data odierna il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l’assegnazione di complessive 573.000 phantom shares. La contabilizzazione dei benefici relativi al Piano – per il 60% di competenza dell’esercizio 2025 e per il restante 40% differito sui tre esercizi successivi, così come previsto dalla disciplina applicabile in ambito remunerazione – rientrerà all’interno della compensation totale del Gruppo.

Il Piano non prevede alcuna assegnazione di azioni della Società e dunque nessuna diluzione per gli azionisti.


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Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefania Milanesi, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Si segnala che le informazioni finanziarie aggiuntive non sono oggetto di revisione contabile.

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[1] Esclude i ricavi derivanti da attività non legate a business con i clienti come le attività di Trading Direzionale, gli impatti connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management ed eventuali performance fees.

[2] Dati riferiti all’intermediazione in conto terzi; fonte AMF Italia.

[3] I dati di Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale sono una rappresentazione gestionale del trading proprietario.

[4] I risultati del Trading Direzionale dell’1Q’25 includono c. €0,2 milioni di proventi derivanti da un portafoglio obbligazionario immobilizzato held-to-collect (€0,2 milioni in 1Q’24)

[5] Fonte: dati Debt Capital Markets (elaborazioni EQUITA su dati BondRadar); dati Equity Capital Markets (elaborazioni EQUITA su dati Dealogic); dati M&A (KPMG);

[6] La voce AuM include gli impegni già siglati con primari investitori dei fondi in raccolta

[7] AuM al 31 marzo 2024 dei fondi Euromobiliare Equity Selected Dividend ed Euromobiliare Mid Small Caps: €201 milioni complessivi. Euromobiliare Equity Selected Dividend è stato rimborsato a settembre 2024 mentre Euromobiliare Mid Small Caps è giunto a scadenza naturale a dicembre 2024.

[8] Il Portafoglio Investimenti di EQUITA include le partecipazioni della Società nelle iniziative di Alternative Asset Management promosse, con il fine di allineare ulteriormente i propri interessi a quelli degli investitori.

[9] Esclude i compensi per il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, voci incluse nelle Altre spese operative.

[10] Esclude i proventi di competenza degli azionisti che non concorrono alla remunerazione dei professionisti del Gruppo (es. portafoglio Held-to-Collect)

[11] Voce direttamente connessa ai ricavi dell’area Global Markets.

[12] Rapporto tra Totale Costi e Ricavi Netti Consolidati.

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