Risultati Finanziari e Assemblea (IR)
EQUITA approva i risultati dei primi nove mesi del 2024
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Ricavi Netti a €56 milioni, Utile Netto a €10 milioni e Redditività del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) al 25%
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Risultato netto dell’esercizio 2024 atteso coerente con gli obiettivi di remunerazione degli azionisti annunciati a marzo 2022
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Il miglioramento del contesto di mercato e il rafforzamento delle aree di business supportano un potenziale miglioramento sensibile dei risultati del Gruppo dal 2025
Milano, 12 novembre 2024 - Andrea Vismara, Amministratore Delegato di EQUITA, ha commentato: “Siamo soddisfatti di quanto costruito dal Gruppo nei primi nove mesi del 2024. I Ricavi Netti di €56 milioni e l’Utile Netto di €10 milioni, in aggiunta ai risultati delle attività di fundraising sui nostri nuovi prodotti di Alternative Asset Management e al continuo arricchirsi della pipeline di Investment Banking per il prossimo anno, sono la conferma di un forte posizionamento in tutte le aree di business. Le evidenze di un contesto di mercato in graduale miglioramento, unite al rafforzamento di EQUITA in tutte le divisioni, ci consentono di guardare con ottimismo al 2025”.
Il Consiglio di amministrazione di EQUITA Group S.p.A. (di seguito la “Società” e, insieme alle sue controllate, “EQUITA” o il “Gruppo”) ha approvato in data odierna i risultati finanziari del Gruppo al 30 settembre 2024.
Ricavi Netti Consolidati
I primi nove mesi del 2024 hanno visto i Ricavi Netti Consolidati raggiungere €55,7 milioni (-6% vs 9M’23) mentre i ricavi derivanti da attività con i clienti[1] hanno superato €50 milioni (-6% vs 9M’23).
L’area del Global Markets, che include le linee di business Sales & Trading, Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale, ha registrato ricavi pari a €29,9 milioni nei 9M’24 (€29,0 milioni nei 9M’23, +3%). I ricavi derivanti da attività connesse ai clienti hanno invece superato €26,0 milioni (€24,0 milioni nei 9M’23, +8%).
Nei primi nove mesi del 2024 EQUITA ha continuato a distinguersi come il principale intermediario indipendente in Italia, con quote di mercato significative in tutti i segmenti rilevanti (Euronext Milan: 8,2%; Euronext Growth Milan: 7,1%; mercato obbligazionario: 6,1%; opzioni su azioni: 12,5%) [2], oltre ad essersi posizionata come primo broker nelle classifiche “Italy – Trading & Execution” e tra le migliori banche d’affari per le attività di sales e corporate access nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.
I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti dell’8%, da €14,5 milioni nei 9M’23 a €15,8 milioni nei 9M’24, guidati prevalentemente – come nei mesi precedenti – dalla propensione degli investitori ad operare su titoli a maggiore capitalizzazione, specialmente bancari e blue chips. Questo ha più che compensato la ridotta operatività su emittenti mid-small caps. I ricavi delle attività di Client Driven Trading & Market Making [3] si sono invece attestati a €10,3 milioni nei 9M’24 (€9,5 milioni nei 9M’23, +8%), grazie all’accelerazione avvenuta nel 3Q’24 e guidati dalla maggiore operatività dei clienti su titoli azionari ed obbligazionari. Il Trading Direzionale ha contribuito ai Ricavi Netti con €3,9 milioni nei 9M’24 (€4,9 milioni nei 9M’23, -21%) e include circa €0,5 milioni di proventi netti (€0,6 milioni nei 9M’23) derivanti da un portafoglio obbligazionario immobilizzato held-to-collect. Quest’ultimo era stato costruito nel 2022 per sfruttare le opportunità presentatesi sul mercato dei bond. Si segnala che tra maggio e luglio 2024 parte delle obbligazioni in portafoglio sono state rimborsate.
Nel 3Q’24 il Global Markets ha registrato Ricavi Netti pari a €8,6 milioni (€8,3 milioni in 3Q’23, +4%), grazie alla crescita dei segmenti legati al business con i clienti (Sales & Trading +5%, Client-Driven Trading +45%) e al contributo positivo del Trading Direzionale (€0,9 milioni).
L’area dell’Investment Banking ha visto i Ricavi Netti attestarsi a €19,8 milioni nei 9M’24 (€24,0 milioni nei 9M’23, -18%), grazie alla performance positiva delle attività di M&A e di Debt Capital Markets, che hanno parzialmente compensato la mancanza di operazioni di Equity Capital Markets. Guardando ai dati di mercato, infatti, l’Italia ha visto una significativa ripresa dei valori delle operazioni di mergers & acquisitions (€61 miliardi nei 9M’24 vs €25 miliardi nei 9M’23, +147%; fonte: KPMG) grazie al ritorno sul mercato di deal di dimensioni medio-grandi. I volumi delle operazioni sono però rimasti pressoché invariati nei primi nove mesi (1.016 operazioni nei 9M’24 vs 1.007 nei 9M’23, +1%; fonte KPMG) a conferma del numero ancora contenuto di operazioni di minori dimensioni annunciate o concluse, anche se atteso in ripresa nei prossimi mesi. Sul fronte del debito, con specifico riferimento alle operazioni corporate di Debt Capital Markets, nei primi nove mesi del 2024 le emissioni obbligazionarie sono risultate in crescita, sia in termini di numero di operazioni (da 45 nei 9M’23 a 53 nei 9M’24, +18%) che in termini di valore (da €27,3 miliardi nei 9M’23 a €30,2 miliardi nei 9M’24, +11%; fonte: elaborazioni EQUITA su dati BondRadar). Le operazioni di Equity Capital Markets sono anch’esse risultate in crescita, sia in termini di numero di operazioni (da 35 nei 9M’23 a 50 nei 9M’24, +43%) che in termini di valore (da €2,3 miliardi nei 9M’23 a €5,6 miliardi nei 9M’24, +143%; fonte: elaborazioni EQUITA su dati Dealogic), ma i dati evidenziano un contesto di mercato ancora complesso per le quotazioni sul listino principale, con una sola IPO sul mercato regolamentato nei primi nove mesi dell’anno e una forte concentrazione di operazioni back-stopped di accelerated bookbuilding.
Oltre alle operazioni già annunciate nei primi due trimestri dell’anno, nel corso del terzo trimestre del 2024 EQUITA ha completato con successo diversi mandati di elevato profilo, anche cross-border, assistendo come financial advisor Groupe CRIT nell’offerta pubblica di acquisto su azioni Openjobmetis, gli amministratori indipendenti di Alkemy nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Retex sulle azioni della società, Clessidra Private Equity nell’acquisizione di Molino Nicoli, Naturalia Tantum nell’ingresso di H.I.G. Capital come azionista di maggioranza, AXA Italia nell’acquisizione di Nobis, Trinity International Education nell’acquisizione di St. Andrew’s College Language Schools, la famiglia Barbieri nella cessione di Giulio Barbieri a Gruppo BAT (portfolio company di ProA Capital), Star Capital nella cessione di GLM a Remus Holding e Mantero nell’acquisizione di Maglificio ITES.
Nel 3Q’24 l’Investment Banking ha registrato Ricavi Netti pari a €4,3 milioni (€6,2 milioni in 3Q’23, -31%). La performance anno su anno è stata influenzata dalle attività di M&A Midmarket, le quali hanno risentito dell’effetto comparativo con il 2023, dove il team aveva visto concentrarsi nel terzo trimestre gran parte dei mandati dell’anno (più del 56% dei ricavi del FY’23).
L’area dell’Alternative Asset Management ha raggiunto Ricavi Netti pari a €6,0 milioni nei 9M’24 (€6,5 milioni nei 9M’23, -7%). Le masse in gestione (AuM) al 30 settembre 2024 erano pari a €1.020 milioni (€891 milioni al 31 dicembre 2023 e €917 milioni al 30 settembre 2023) e gli asset illiquidi proprietari – a maggiore marginalità – rappresentavano il 56% degli AuM, in crescita rispetto ai trimestri precedenti grazie ai primi closing dei nuovi prodotti EQUITA Green Impact Fund (EGIF, €100 milioni) ed EQUITA Private Debt Fund III (EPD III, €106 milioni) completati rispettivamente a giugno e settembre 2024. Si segnala che EGIF ed EPD III vedono ad oggi – in aggiunta ai €206 milioni già raccolti – ulteriori €70 milioni circa di commitment da parte di primari investitori istituzionali e continueranno la loro raccolta fino al 2025.
Nei primi nove mesi del 2024, i ricavi connessi alle attività di gestione (liquid strategies, private debt, private equity e renewable infrastructures – performance fees escluse) sono risultati in flessione del 13% (€4,6 milioni nei 9M’24 vs €5,3 milioni nei 9M’23) per l’effetto comparativo con l’anno precedente che includeva il riconoscimento nel 2Q’23 di fee di equalizzazione derivanti dalla chiusura della raccolta del fondo EQUITA Smart Capital – ELTIF, per il cambio di modalità di calcolo delle management fees sul fondo EPD II (dal commitment alla quota di investito), e per la riduzione della management fees sul fondo EPD, così come previsto da regolamento, visto l’avvicinarsi della data di scadenza (2026).
Il Portafoglio Investimenti del Gruppo[4], pari a circa €19 milioni al 30 settembre 2024 (€16 milioni al 31 dicembre 2023 e €10 milioni al 30 settembre 2023), ha contribuito ai risultati consolidati per €1,1 milioni (€1,2 milioni nei 9M’23, -10%).
Si segnala che il risultato dell’Alternative Asset Management include c. €0,3 milioni di performance fees registrate in seguito alla chiusura anticipata del fondo “Euromobiliare Equity Selected Dividend”, la cui scadenza era ormai prossima (giugno 2025). Inoltre, nei primi nove mesi del 2024, il team di private debt ha confermato il suo forte posizionamento classificandosi al 1° posto nella categoria “Europe Direct Lender Subordinated” e al 3° nelle categorie “Southern Europe Direct Lender” e “Italy Direct Lender” (fonte: Debtwire, 9M’24 LTM).
Nel 3Q’24 l’Alternative Asset Management ha registrato Ricavi Netti pari a €1,9 milioni, in calo anno rispetto al 3Q’23 (€2,1 milioni, -11%), per le ragioni citate in precedenza.
Il Team di Ricerca ha continuato a supportare attivamente le altre aree di business del Gruppo e a fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su oltre 150 società tra emittenti italiane (≈96% della capitalizzazione del mercato) ed estere, oltre che su diverse emittenti obbligazionarie. Il team, inoltre, è stato premiato a settembre 2024 come miglior team di ricerca in Italia sulle small e mid-caps nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.
Conto Economico Consolidato Riclassificato
Le Spese per il Personale[5],[6] sono passate da €28,1 milioni nei 9M’23 a €26,4 milioni nei 9M’24 (-6%), in linea con il trend dei Ricavi Netti Consolidati. Il numero dei professionisti del Gruppo si è attestato a 195 al 30 settembre 2024 (195 al 31 dicembre 2023 e al 196 al 30 settembre 2023). Il Compensation/Revenues ratio normalizzato si è attestato al 48,0% (47,5% nei 9M’23)[7]. La voce Altre spese operative è risultata in calo del 6% rispetto all’anno precedente, da €16,3 milioni a €15,3 milioni, grazie anche a minori costi non ricorrenti (circa €0,8 milioni registrati nel 2Q’23 e prevalentemente legati alle attività di comunicazione e marketing per il 50esimo anniversario del Gruppo). Tra le spese operative, la voce di Information Technology è aumentata dell’8% (€5,0 milioni nei 9M’24, €4,6 milioni nei 9M’23) per effetto di una maggiore operatività di post trading a cui risultano connessi costi di infoproviding variabili. I costi di trading[8] sono invece risultati pressocché in linea con l’anno precedente (€2,3 milioni nei 9M’24 vs €2,4 milioni nei 9M’23, -2%) grazie ad alcune iniziative volte ad efficientare l’operatività sul segmento azionario e nonostante la crescita dei volumi di operatività del Sales & Trading e del Client-Driven Trading. Il Cost/Income ratio[9] si è attestato al 74,8% (74,6% nei 9M’23, 73,2% escludendo le voci di costo non ricorrenti).
Il Risultato Consolidato Ante Imposte ha raggiunto €14,0 milioni (€15,1 milioni nei 9M’23, -7%) mentre l’Utile Netto Consolidato si è attestato a €9,9 milioni (€9,7 milioni nei 9M’23, +2%), con una marginalità del 18% (16% nei 9M’23). L’Utile Netto Adjusted, che esclude le voci non ricorrenti al netto del relativo effetto fiscale e gli impatti dei piani di incentivazione di lungo termine rivolti all’Alta Dirigenza (“LTIP”), è pari a €9,9 milioni (€10,6 milioni nei 9M’23, -6%), con un margine netto adjusted del 18%, in linea con l’anno precedente.
Se si guarda al 3Q’24, l’Utile Netto Consolidato si è attestato a €1,8 milioni, in crescita del 3% anno su anno (€1,7 milioni in 3Q’23).
Patrimonio Netto Consolidato
Al 30 settembre 2024, il Patrimonio Netto Consolidato era pari a €99,5 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) era superiore al 25%. Il livello di patrimonializzazione di Gruppo si conferma ampiamente al di sopra dei requisiti minimi di base, con un IFR ratio pari a circa 3,6x (4,0x nei 9M’23)[10], così come definito dal Regolamento UE 2033/2019 (IFR).
Outlook
Sulla base delle previsioni per la restante parte dell’anno, il management si attende per l’esercizio 2024 un risultato netto di Gruppo coerente con gli obiettivi di remunerazione degli azionisti annunciati a marzo 2022, nonostante il contesto di mercato ancora sfidante – seppur in graduale miglioramento – ed un confronto con il quarto trimestre del 2023 che aveva registrato una performance particolarmente positiva.
Il management, inoltre, sulla base delle prime evidenze di un contesto in graduale miglioramento a livello internazionale e considerando la buona pipeline di investment banking, il contributo positivo derivante dalle attività di intermediazione e l’aumento delle commissioni di gestione derivante dalla raccolta dei nuovi prodotti illiquidi proprietari, conferma le aspettative di un sensibile miglioramento dei risultati del Gruppo dal 2025.
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Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefania Milanesi, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Si segnala che le informazioni finanziarie aggiuntive non sono oggetto di revisione contabile.
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[1] Esclude i ricavi derivanti da attività non legate a business con i clienti come le attività di Trading Direzionale, gli impatti connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management ed eventuali performance fees.
[2] Dati riferiti all’intermediazione in conto terzi; fonte AMF Italia.
[3] I dati di Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale sono una rappresentazione gestionale del trading proprietario.
[4] Il Portafoglio Investimenti di EQUITA include le partecipazioni della Società nelle iniziative di Alternative Asset Management promosse, con il fine di allineare ulteriormente i propri interessi a quelli degli investitori.
[5] Esclude i compensi per il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, voci incluse nelle Altre spese operative.
[6] Esclude gli accantonamenti relativi ai piani di incentivazione di lungo termine per l’Alta Dirigenza (“LTIP”).
[7] Esclude i proventi di competenza degli azionisti (es. contributo portafoglio Held-to-Collect) che non concorrono alla remunerazione dei professionisti del Gruppo
[8] Voce direttamente connessa ai ricavi dell’area Global Markets.
[9] Rapporto tra Totale Costi e Ricavi Netti Consolidati.
[10] Dal 2024 il calcolo dell’IFR Ratio riflette gli ultimi adeguamenti normativi. Il dato comparativo 2023 è stato ricalcolato utilizzando la nuova metodologia.